“Letto ad arte” è il concorso indetto da Cotonificio Zambaiti che ha coinvolto gli studenti dell’Accademia di Belle Arti Giacomo Carrara di Bergamo. 5 giovani artisti, vincitori del concorso, hanno dato vita alla “capsule collection”, una collezione di biancheria da letto ispirata ai tanti volti della notte. Ce ne parla Lara Corna, responsabile Ricerca e Sviluppo di CASAhomewear.
Dottoressa Corna, cosa l’ha colpita di più dei lavori presentati dai giovani artisti?
È stato un piacere in primis, vedere come i ragazzi abbiano partecipato con molto entusiasmo sia nel presentare le opere in concorso che nel visitare la nostra realtà produttiva, calandosi nel mondo industriale per constatare che le fasi di elaborazione delle produzioni hanno più somiglianza di quanto avrebbero potuto immaginare a quelle a loro note delle realizzazioni artistiche; poi, scoprire l’originalità assoluta, la visione personale, la chiave di lettura, con cui i giovani hanno interpretato il tema del concorso.
Gli artisti che si sono cimentati nel tema, hanno saputo trasformare il letto in oasi di pace, in alcova d’amore, in metafora del sogno, dalla paura a sublime abbandono scatenando una varietà di sensazioni e stati d’animo in grado di smuovere in chi li guarda, un’ampia gamma di emozioni.
Dallo stile del letto si riconosce la filosofa di un’epoca, parla di intimità ma anche di gusto estetico del proprio tempo. Come vedono il letto i giovani oggi?
E credo sia stato proprio questo a colpire maggiormente non solo me ma tutto lo staff che ha collaborato al progetto: dall‘amministratore delegato di Cotonificio Zambaiti, al direttore commerciale, allo scultore Michele Balestra, chiamato ad affiancarci nell‘esame delle opere presentate in concorso, oltre naturalmente a Francesco Pedrini, direttore e docente dell’Accademia di Belle arti, coordinatore e lui stesso artista.
“Letto ad arte”: il progetto di Nicole Russo
Il mito di Morfeo, dio del sogno narrato nelle “Metamorfosi” di Ovidio, ha ispirato il lavoro di Nicole Russo. Non a caso il completo da notte da lei disegnato ripropone i papaveri, i fiori che, secondo la mitologia, dolcemente accarezzano coloro che sognano.