Ogni anno sono causa di oltre 4 milioni di decessi in tutta Europa. Stiamo parlando delle malattie cardiovascolari, le cui forme più incidenti sono l’ictus e le malattie cardiache coronariche. Nonostante col passare del tempo e con i progressi della medicina, le morti siano meno numerose rispetto al passato, picchi negativi continuano a registrarsi in Europa e nel mondo intero. Inoltre, le persone che riescono a sopravvivere a patologie spesso ampiamente invasive, sono comunque condannate quasi sempre a gravi disabilità.
Dalle statistiche emerge che le malattie cardiovascolari colpiscono in primis le donne: in tutti gli stati membri dell’UE è infatti la principale causa di morte femminile, mentre per gli uomini ci sono delle eccezioni rappresentate da Spagna, Francia, Paesi Bassi e Slovenia. Inoltre, ciò che spesso viene trascurato, poichè i giovani rientrano genericamente nella categoria considerata meno a rischio, è il dato che li riguarda: anch’essi sono sempre più interessati da patologie a carico del cuore e del sistema circolatorio.
Medici e specialisti si soffermano sull’importanza di uno stile di vita salutare che può esercitare un ruolo di primaria importanza nel diminuire i fattori di rischio. Una convinzione radicata a tal punto da affermare che 8 morti premature su 10, causate da patologie cardiovascolari, potrebbero essere evitate: attività fisica svolta con costanza, alimentazione corretta in piena osservanza della dieta mediterranea, limitazione ai minimi termini di fumo e alcool (laddove non si riesca ad eliminarli totalmente) possono essere dei più che validi aiutanti. Oltre agli stili di vista scorretti, ci sono poi fattori di rischio per le malattie cardiovascolari di tipo patologico o fisiologico, come il diabete, l’ipertensione, l’ipercolesterolemia.