Alzi la mano chi non conosce la roulette. Nessuno, vero? Parliamo dopotutto di uno dei più tradizionali giochi da casinò, apparso o menzionato in innumerevoli film, libri, canzoni e videogiochi. Il fascino che riscuote ancora oggi è ormai antichissimo, attraversando secoli di storia dei giochi, e ha condotto la roulette a essere tutt’oggi protagonista nei moderni siti dedicati. Non sorprende, di conseguenza, che la roulette sia al centro di innumerevoli racconti: aneddoti, storie o vere e proprie leggende metropolitane, tutte che vedono al centro l’iconica ruota con le sue 37 o 38 caselle. Vediamone insieme alcune.
È vero, per esempio, che la roulette è stata inventata da Pascal, lo scienziato francese? Risposta secca: no, non è vero. Si tratta però di una credenza molto diffusa, e che ha alla base un comprensibile fraintendimento linguistico. Blaise Pascal, nella sua carriera, ha esteso i suoi studi in innumerevoli campi, spaziando da filosofia e religione a matematica e fisca. Proprio nei suoi studi di fisica lo studioso menziona una roulette, ossia una curva dotata di particolari caratteristiche per lui particolarmente interessanti. Tuttavia, il termine roulette fu inteso da molti come riferito al gioco: in effetti Pascal affrontò in termini matematici anche calcoli probabilistici, rendendo in qualche modo credibile l’ipotesi che potesse aver accidentalmente inventato la roulette.
È vero, invece, che esistono modi scientifici per vincere alla roulette? Per quanto la roulette sia il regno dell’imprevedibilità, si è assistito a metodi scientifici che si sono dimostrati capaci di far vincere i giocatori. C’è però un grosso limite: non funzionano con tutte le roulette. Il caso più famoso, ma ben lungi dall’essere l’unico, è quello degli Eudaemons: un gruppo in grado di creare un calcolatore che prevedesse in quale settore si sarebbe fermata la pallina. Conoscendo il punto di partenza della pallina, un minuscolo computer alloggiato in una scarpa era in grado di prevedere in quale zona avrebbe terminato la sua corsa, dando un enorme vantaggio al giocatore. Numerosi altri studi, in tutto il Novecento, avevano dimostrato la stessa identica cosa. Tuttavia si tratta di un metodo scientifico che dimostra la prevedibilità non tanto della roulette, quanto del singolo tavolo: ognuno di questi, come qualsiasi oggetto realizzato artigianalmente, ha le sue particolarità e imperfezioni che, se note e calcolate, possono essere sfruttate. Si tratta di metodi che infatti non possono essere applicati alle moderne roulette online, prive di qualsiasi forma fisica e, dunque, anche di quelle piccole imperfezioni.
Esistono invece strategie certe per vincere alla roulette? Anche in questo caso la risposta è no. Esistono tantissime strategie, ma nessuna può garantire la vincita: sono infatti caratterizzate semplicemente dal minimizzare i rischi. È per esempio famoso il metodo di scommettere su una puntata con solo due esiti possibili: perdendo si può ripetere la scommessa raddoppiando la posta fino a quando non si indovinerà l’esito, annullando le precedenti perdite. Un altro metodo per la roulette utilizzato di frequente è quello delle sestine, che deve il suo nome alla quantità di caselle numerate presenti sulla ruota: 36. Raggruppandole in sei insiemi di sei numeri, ed escludendo il gruppo dell’ultimo numero uscito, si coprono più esiti possibili. Queste e altre strategie, tuttavia, non potranno mai essere sicure: nella roulette infatti esiste una trentasettesima casella che mantiene il vantaggio del banco, lo zero.
A proposito della casella con lo zero: è vero che è stata introdotta per aumentare il vantaggio del banco? Non esattamente. Fin dai primi esempi di giochi simili alla roulette, che testimoniano la comprensione degli aspetti ludici legati a una ruota in movimento casuale, si è sempre avuta la presenza di un numero particolare che non potesse dare vincite al giocatore. Nonostante varie modifiche, per esempio permettendo di puntare espressamente su tale numero, si è sempre mantenuta questa particolarità: la presenza di una casella con queste caratteristiche, infatti, permette di mantenere il gioco in rapporti di equità tra banco e giocatore. È invece vero che, per aumentare il vantaggio del banco, venne introdotta la casella con il doppio zero: le roulette americane, diffusesi sulla base di quelle francesi, aggiunsero alla casella con lo zero quella con un doppio numero zero, portando il totale a 38 caselle. Il motivo? Proprio aumentare il vantaggio del banco, distinguendo in maniera inconfondibile la roulette americana da tutte le altre varianti.