Fisco, pensioni, ammortizzatori sociali, reddito di cittadinanza, incentivi agli investimenti immobiliari: sono questi alcuni degli ambiti che saranno riformati a partire dal 2022 attraverso l’uso di fondi dedicati. La legge di bilancio approvata lo scorso settembre, però, contiene anche misure a favore della gioventù e della famiglia. Alcune di queste sono prorogate, altre diventano strutturali: vediamo quali.
Le misure per la famiglia contenute nella legge di bilancio
Intorno alla famiglia girano tutta una serie di necessità, dalla casa alla gestione dei figli soprattutto quelli più piccoli. Per il 2022, dunque:
- il congedo di paternità obbligatorio e retribuito di dieci giorni diventa strutturale, vale a dire senza scadenza.
- Sono previsti gli incentivi fiscali per l’acquisto della prima casa per gli under 36.
- Va a regime anche il Bonus cultura di 500 euro destinato ai diciottenni.
- Parte la sperimentazione che prevede l’esonero al 50% per un anno del versamento dei contributi previdenziali a carico delle dipendenti che rientrano al lavoro dopo il congedo obbligatorio di maternità.
- Sono confermati il bonus ristrutturazione, il bonus mobili, sisma bonus e bonus verde.
- I giovani di età compresa tra i 20 e i 31 anni che vogliono andare a vivere da soli possono usufruire, grazie al Fondo affitti giovani, uno sconto fiscale del 20%, fino a un massimo di 2.400 euro l’anno, sulle rate di affitto da pagare.
Assegno universale unico per i figli
La novità più interessante prevista nella nuova legge di bilancio riguarda l’assegno universale unico per i figli. Anticipato dall’assegno erogato nel secondo semestre di quest’anno, per il 2022 la misura diventa più strutturata. L’importo dell’assegno oscilla dai 40/50 euro ai 180 euro per figlio minorenne. Un ulteriore aiuto di circa 80 euro è previsto a partire dal terzo figlio. L’assegnazione avviene su base scalare con riferimento all’ISEE. Più basso è l’ISEE (la soglia minima dovrebbe essere di 9mila euro) più alto è l’assegno.
Le risorse per l’assegno unico
L’assegno universale unico per i figli prevede un impegno di 19 miliardi di euro l’anno. Da dove arriveranno le risorse? 6 miliardi dal Fondo per la riforma fiscale istituito dalla scorsa legge di bilancio; altri 6 miliardi dalle detrazioni Irpef per i figli a carico. 5 miliardi proverranno dal vecchio assegno familiare erogato dall’Inps. 370 milioni vengono dagli assegni riservati alle famiglie numerose e 400 milioni da quelli destinati al bonus bebè. L’ultimo miliardo è attinto dal Fondo per la famiglia istituito con la manovra 2020. L’assegno unico per i figli, infatti, è una misura cumulativa e universale, appunto, che manda in pensione tutte le altre forme di sostegno alle famiglie finora erogate.
In copertina foto di Andreas Breitling da Pixabay