Lunedì 16 Ottobre potrebbe essere la “data X” nella quale il Consiglio dei Ministri del Governo Meloni inizierà a discutere della nuova legge di Bilancio. Una data non a caso visto che per il 17 ottobre è prevista una riunione dell’Ecofin nella quale si discuterà del rinnovo del Patto di stabilità.
Legge di Bilancio 2024: le priorità dettate dal NADEF
La prima domanda che dobbiamo porci riguardo la nuova legge di bilancio è una: di cosa si occuperà? È prioritario capire cosa questa manovra finanziaria andrà a modificare ma allo stesso bisogna capire quali sono le priorità. Chi le indica? La risposta è semplice: la NADEF. Meglio conosciuta come “Nota di Aggiornamento del DEF” è un documento che il governo italiano presenta alle Camere entro il 27 settembre di ogni anno, al fine di aggiornare le previsioni economiche e finanziarie del DEF (Documento di Economia e Finanze). La NADEF ha, quindi, indicato le priorità per la nuova legge di bilancio e sono i seguenti:
- del taglio del cuneo fiscale per i redditi medio bassi
- sostegno alla natalità tra cui assistenza domestica alle neo mamme nei primi mesi di vita dei neonati
- risorse per l’avvio del rinnovo dei contratti pubblici
- un ciclo di vendita di alcune asset tra le partecipate
I possibili problemi
Nonostante le priorità, la nuova manovra verrà alla luce in un quadro complesso, tra guerra in Ucraina e politica monetaria aggressiva delle banche centrali per placare l’inflazione. La legge di bilancio nascerà con risorse limitate a disposizione, che il governo intende calibrare su pochi provvedimenti. Delle difficoltà che alle opposizioni “non interessano” visto che chiedono di concentrare le risorse più sul versante della sanità, tra rinnovi contrattuali e infrastrutture.
Le parole del ministro Giorgietti
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti da diversi mesi ripete in linea generale come sarà questa manovra economia: “Sarà una manovra seria, responsabile e prudente“. Poi: “Abbiamo scelto di confermare lo sconto del cuneo fiscale. Crediamo che vista l’inflazione sia una priorità aiutare i redditi medio bassi“. La manovra sul cuneo, comunque, dovrebbe costare circa 10 miliardi e potrebbe occupare oltre un terzo dell’ammontare finale.
Le perplessità di Confindustria
Confindustria mostra alcune perplessità sulle privatizzazioni per recuperare le risorse. Per Carlo Bonomi: “Se il governo ha annunciato che lo fa, lo farà, ma non è la strada corretta. Se vogliamo avere le risorse per fare gli investimenti, dobbiamo riqualificare la spesa pubblica che ogni anno ammonta a più di 1.100 miliardi” Bonomi, infine, sottolinea: “Questo Paese non affronta il tema della spending review“.
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