In Svizzera vince la linea del Sì con la vittoria nel referendum sulla legge anti covid. È da settembre che le autorità hanno imposto il documento per poter entrare nei ristoranti e in altre attività al chiuso.
La legge anti covid in Svizzera, come si è arrivati al referendum?
Questa, per la Svizzera, non è stata la prima volta. I cittadini elvetici sono stati chiamati a pronunciarsi sui provvedimenti in risposta al Covid-19: lo scorso giugno oltre il 60% degli elettori aveva approvato la prima legge. Al centro di questa nuova votazione c’erano in particolare alcune modifiche contestate dall’opposizione e dai cittadini contrari: l’introduzione del Green Pass e il sostegno federale alla tracciabilità dei contatti.
Il fronte del “No”
“Il pass creerà un “apartheid sanitario“, questa la denuncia del gruppo “gli Amici della Costituzione” e l’Alleanza dei cantoni primitivi. Per colori i quali sono contro il Green Pass, questo porta a una discriminazione dei non vaccinati, allontanati dalla vita sociale, dalla formazione e dal mondo del lavoro, spingendo quindi i cittadini a farsi vaccinare.
Alcuni oppositori denunciano un “regime autoritario” o una “dittatura fascista” mentre altri sono preoccupati per “la sorveglianza elettronica di massa” vicina a quella vigente in Cina. In Svizzera molte delle restrizioni adottate sono regolamentate dalla legge sulle epidemie, oltre a quella specifica contro il Covid.
Nelle ultime settimane sono state molte le manifestazioni anti-pass, soprattutto davanti al Palazzo federale, spesso anche violente. Per proteggere la sede del governo e del Parlamento da eventuali assalti dei no vax e no pass sanitario, le forze dell’ordine hanno dovuto “ideare” diversi cordoni difensivi. Gli Amici della Costituzione hanno dichiarato un gruppo di 17 mila membri e il sostegno del partito conservatore svizzero, che in occasione del primo referendum aveva lasciato la libertà di voto.
Il fronte del Sì
Rispetto al “vecchio” referendum della scorsa estate, il fronte del “sì” era apparso molto più indebolito: all’interno delle stesse istituzioni riscuote un certo consenso il gruppo dei Freiheitstrychler, ovvero gli attivisti vestiti di bianco che suonano le campane in segno di protesta contro le misure di lotta alla pandemia.
Molto ampio è rimasto, però, il fronte dei consensi al governo composto da quasi tutti i partiti e i cantoni. Alla vigilia del voto il fronte del Sì ha ribadito l’utilità del Green Pass che ha consentito alla popolazione di tornare a fare sport, andare al cinema e al ristorante, ritrovando così una vita sociale più simile a quella di prima.
Nella sua prima versione, in Svizzera la legge anti-Covid era incentrata sugli aiuti economici, ora passati in secondo piano anche se l’ultima versione prevede la proroga dei sussidi in caso di calo del fatturato, indennità di disoccupazione parziale, ma il numero di richiedenti è diminuito.