Cosa prevede la Legge 104 e come cambia a partire dal 2024? La legge che tutela i diritti delle persone con disabilità e di coloro che se ne prendono cura, infatti, subirà alcune modifiche. Le novità riguarderanno, tra l’altro, il sistema di valutazione e riconoscimento dell’invalidità civile e i controlli periodici per le persone disabili gravi. Alcune di queste modifiche entrano in vigore quest’anno mentre altre scatteranno a partire dal prossimo.
Cosa prevede la Legge 104
La Legge 104 coinvolge tutte le persone con disabilità fisica, psichica o sensoriale, sia stabilizzata che progressiva, che comporti una ridotta capacità nell’ambito dell’apprendimento, dell’integrazione lavorativa o relazionale. Promuove tutte le azioni tese a colmare la situazione di svantaggio generata dalla disabilità.
Possono richiedere il riconoscimento della Legge 104 non solo le persone invalide ma anche i loro caregiver che, in questo modo, ottengono una serie di agevolazioni. Prime fra tutte, quelle fiscali che si configurano come detrazioni per le cure mediche, rimozione di barriere architettoniche e acquisto di un’auto. Chi assiste una persona disabile ha diritto a dei permessi lavorativi mentre i genitori di figli disabili possono ottenere un assegno specifico.
Per accedere alle agevolazioni previste dalla legge, bisogna inviare regolare richiesta all’ufficio Inps di competenza che richiederà l’accertamento della condizione di disabilità attraverso le apposite commissioni mediche.
Com’è cambiata la Legge 104
Finora la disabilità è stata riconosciuta in base a un sistema percentuale basato su apposite tabelle. Le modifiche della legge prevedono, invece, l’adesione ai criteri internazionali ICD e ICF che valutano la disabilità non solo in base alla ridotta capacità lavorativa ma anche in riferimento alle funzioni corporee e alla capacità di partecipare alla vita sociale. Il nuovo sistema di valutazione entrerà in vigore nel 2025.
Oltre alla valutazione di base è previsto un nuovo metodo di presa in carico del cittadino disabile sia da un punto di vista sanitario che sociale: il cosiddetto progetto di vita.
Un’altra novità riguarda le persone che soffrono di malattie cronico-degenerative o presentano una disabilità grave. Per loro, a partire dal 2024, non ci saranno più i controlli periodici.
Inabilità lavorativa
Procedure più snelle anche per coloro che richiedono la pensione di inabilità lavorativa. Basterà inviare la domanda all’Inps con in allegato la documentazione medica idonea. Viene fissata, poi, una visita di accertamento in seguito alla quale la commissione medica valuterà la tipologia di inabilità e la relativa percentuale di riduzione di capacità lavorativa. E’ previsto, inoltre, un percorso unico per l’accertamento della disabilità e la certificazione dell’invalidità civile.
Le modifiche entreranno in vigore tra il 2025 e il 2026 con un periodo iniziale di sperimentazione della durata di 12 mesi.
In copertina foto di Sabine GENET da Pixabay