“Vogliamo fare in modo che l’esperienza non si riduca soltanto ad una vacanza ma che possa essere trasformata da ragazze e ragazzi in qualcosa di più, in una sorta di ‘stile di vita’ “. E’ intervenuta anche la vicepresidente Stefania Saccardi oggi, alla presentazione del progetto ´Bentornati´, ideato da Libera, Arci, Unicoop Firenze e Cgil Toscana.
Un’iniziativa che ha come scopo dare continuità durante tutto l’anno, e svilupparla, all´esperienza che ogni anno più di 1000 giovani conducono nei campi di lavoro nei beni confiscati alle mafie. “La Toscana – ha detto la vicepresidente Saccardi – sostiene ormai da 10 anni la partecipazione dei giovani ai campi di lavoro. Esperienza che coinvolge ogni anno centinaia di giovani che prendono coscienza di una realtà difficile e spesso sconosciuta alla maggior parte di loro. Scopo di ´Bentornati´ è dilatare questa straordinaria esperienza durante tutto l´anno attraverso incontri, eventi, giornate di formazione e molto altro ancora”. Prosegue e si consolida l´impegno della Regione nel riutilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia. “La Toscana – ha aggiunto – ha creato, prima regione in Italia, un tavolo con le associazioni impegnate in questo campo per la gestione dei beni sequestrati alla mafia e renderli fruibili per iniziative come questa.
A tal proposito posso anticipare che nei prossimi atti relativi alla programmazione del Fondo Sociale Europeo, alcune delle risorse a disposizione del sociale saranno impiegate anche per la risistemazione di alcuni di questi beni confiscati i quali, una volta lasciati dalla mafia, spesso non sono immediatamente utilizzabili”. 5 le azioni del progetto: sensibilizzazione e promozione dei campi di volontariato (attraverso vari tipi di eventi e presso scuole medie superiori, università, centri di aggregazione giovanile e coinvolgendo associazioni studentesche, professori e associazioni attive sul territorio), formazione campi (in vista della partecipazione con laboratori, film, incontri, ecc.), linee comuni (progettualità condivisa su formazione e tematiche di interesse comune), post campi (realizzazione di percorsi per i volontari che intendono continuare ad impegnarsi sui temi della legalità e dei beni confiscati), ´Due giorni della legalità´ (evento regionale in cui coinvolgere tutti i ragazzi che hanno partecipato ai campi, i responsabili delle cooperative, autori, giornalisti e altri esperti).
La Regione sostiene la realizzazione di campi di lavoro antimafia ai quali ogni estate partecipano centinaia di giovani toscani fra i 16 e i 30 anni in attività di lavoro, formazione e scambio di esperienze realizzate nelle terre confiscate alle mafie della Sicilia, Calabria, Puglia e Campania. Quest´anno, con i campi 2015, sarà la decima edizione di questa esperienza. Il contributo regionale alle associazioni che realizzano le attività per il 2015 è di 40 mila euro,per 2 progetti distinti: “Liberarci dalle spine” realizzato da Arci Toscana e “E!state Liberi!” realizzato da Libera. Al primo, nel 2014, hanno aderito oltre 700 fra ragazzi e ragazze (che sono state la maggioranza, 77%) in età compresa tra 16 e 19 anni. Nel secondo l´estate scorsa sono stati coinvolti circa 300 ragazzi e ragazze toscani, grazie anche alla partecipazione al progetto di Agesci Toscana.
Un´altra iniziativa formativa finanziata dalla Regione (4 mila euro per il 2015), sempre nel campo della legalità e rivolta ai giovani ma che non riguarda beni confiscati alle mafie ma l´antimafia, è il progetto ´Mandorlo fiorito´, realizzato dall´Associazione Cieli Aperti di Prato. Previsti un campo di animazione di strada a Scampia (Na), un concorso per il miglior prodotto creativo sul tema della legalità rivolto alle scuole medie di Prato e momenti di festa e di convivialità fra tutti i ragazzi partecipanti per favorire lo scambio e la creazione di legami, in particolare per riportare nel territorio pratese quanto emerso nei campi e nei vari incontri e laboratori svolti.