Maria Tecla Artemisia Montessoriè una delle esponenti più importanti nel campo della pedagogia, una personalità che tutto il mondo ci invidia nonché l’ideatrice del modello educativo più famoso di sempre che da lei prende il nome.
Non trattare i bambini come fantocci, dargli fiducia e fargli eseguire anche compiti che sembrano fuori dalla loro portata soni solo alcuni dei principi del metodo Montessori che nonostante siano stati elaborati più di 100 anni fa sono così attuali da far preferire in molti casi le scuole Montessoriane a quelle classiche.
Il metodo tende fondamentalmente ad assecondare la spontaneità del bambino affinché questi si senta libero di esprimersi e non vincolato da una educazione estremamente dispotica e da un eccesso di divieti.
Secondo la Montessori il bambino è per natura disciplinato e serio e con un educatore umile e i giusti mezzi pedagogici questi riuscirebbe ad autoeducarsi per far parte di una umanità libera ed affratellata.
Ecco quali sono i fondamentali del metodo tanto amato nel mondo raccolti nel libro “Educare alla Libertà” di Maria Montessori.
• Educare il bambino: servire il bambino per la Montessori significa non aiutarlo a realizzare se stesso, un buon educatore, infatti, aiuta il bambino a realizzarsi, ad imparare le azioni quotidiane. Non bisogna agire per i piccoli, ad esempio lavarli, vestirli, etc. È necessario che si insegni loro come fare a svolgere queste attività.
• Mai impedire a un bambino di fare qualcosa perché troppo piccolo : non bisogna mai impedire ad un bambino di collaborare e di svolgere compiti semplici ma soprattutto non impedirgli di fare delle cose solo perché più piccini, ad esempio un bimbo di due anni potrà portare il pane in tavola così come quello di quattro potrà portare i piatti. In questo modo i bambini si sentiranno soddisfatti per aver collaborato e perfettamente integrati.
• Insegnare la precisione: i bambini sono particolarmente attratti dal fare alcune cose con precisione, questo, inoltre, rappresenta un ottimo esercizio per l’armonizzazione del corpo. Ad esempio insegnare ai bambini ad apparecchiare con diligenza, sparecchiare e lavare i piatti è un buon inizio così come far si che il bimbo impari a versare l’acqua senza toccare il bicchiere.
• L’educatore Montessoriano deve essere un osservatore, non un insegnante che sale in cattedra ma un vigilante silenzioso che, in caso di errore, stimola il piccolo ad autocorreggersi.
• Mai forzare un bambino a svolgere un’attività, il piccolo deve poter avere la libertà di sospendere le attività quando lo ritiene opportuno e l’educatore non dovrà interferire con tale comportamento.
• Educare a contatto con la natura, il contatto con la natura è importante poiché il bambino sviluppa maggiori qualità ed energia è importante anche in questo caso, peró, assecondare i tempi del piccolo.
• Innaffiare le piante e prendersi cura degli animali: educare il bambino a prendersi cura di animali e piante è molto importante, questo permette al piccolo di responsabilizzarsi, di sviluppare il suo istinto previdenziale.
• Sviluppare i talenti e mai parlare dei difetti del piccolo, bisogna esaltare le qualità positive, i suoi talenti e dare poco spazio ai difetti.
• L’ambiente scolastico deve essere a misura di bimbo. Tutti gli ambienti devono essere progettati in base alle esigenze dei piccoli. Anche i materiali didattici come costruzioni, incastri cartoncini devono essere studiati ad hoc in modo d sviluppare l’autocorrezione del bambino.
• I bambini sono viaggiatori e gli adulti i loro ciceroni. I piccoli devono sperimentare, conoscere, capire il mondo che li circonda. Gli adulti devono essere la giusta guida per poter godere delle cose belle.