L’assenza del pubblico (per rispettare le norme anti Covid) e il numero ridotto di modelle (45 modelle invece di 100 come di consueto) potevano essere un limite e invece la sfilata di Dior a Lecce è stata un trionfo. Dietro questo successo c’è Maria Grazia Chiuri, l’art director della maison francese, che ha sloggiato l’alta moda dal suo tempio meneghino per trasferirla nel profondo Sud Italia ricco di arti e di tradizioni.
La sfilata di Dior a Lecce
Nel buio di piazza Duomo si sentono, in sottofondo, le note incalzanti della pizzica suonate dall’orchestra della Notte della Taranta, sotto la guida del maestro Paolo Buonvino, poi, una ad una, si accendono le scritte dell’installazione realizzata da Marinella Senatore che inneggiano alla donna. All’ingresso delle modelle, le luci seguono il loro incedere e l’intera piazza prende i colori delle luminarie, quelle delle feste patronali. L’evento entra nel pieno: tra i ballerini sfilano le modelle che indossano le ultima creazioni di casa Dior: la Cruise 2021. Una collezione che è un evento corale, che abbina cultura popolare e haute couture. Le forme classiche si adagiano su tessuti artigianali di provenienza anche salentina. Gli abiti e i tailleur di foggia moderna si abbinano naturalmente al fazzoletto portato sulla testa a ricordo delle donne pugliesi, forti lavoratrici dei campi, così come sugli abiti ricamati in stile bohemien e sulle gonne sfrangiate. La performance di Giuliano Sangiorgi, front man dei Negramaro, conclude la manifestazione.
Chi è Maria Grazia Chiuri
Se la splendida città pugliese, capolavoro di arte barocca, ha ospitato un evento di moda così importante lo si deve alla direttrice creativa della casa di moda francese, Maria Grazia Chiuri, salentina doc (originaria di Tricase) e al suo profondo legame con il Salento. Tutta la collezione è un viaggio nella sua memoria nei luoghi a lei cari e nelle tradizioni con le quali è cresciuta. A lei il merito di aver portato una delle zone più belle del nostro Paese, il Salento, sulla ribalta internazionale grazie anche a un’intrigante operazione di marketing portata avanti attraverso i social che si è avvalsa del contributo di Chiara Ferragni recatasi in Puglia con la sua famiglia qualche settimana prima.
Immagine di copertina foto di Joëlle Moreau da Pixabay
La moda dopo la pandemia
La presentazione della collezione Cruise 2021, con il superamento della storica sede, con l’incontro tra cultura d’élite e cultura popolare, dà al mondo post pandemia un segnale molto positivo. Rappresenta una nuova sfida non solo per la casa Dior ma per l’Italia tutta. Un comparto che spesso viene associato a un’idea di frivolezza è in realtà un’industria che sa anche leggere le necessità dei tempi che vive, come ha dimostrato la casa di moda Armani che in pieno lockdown ha convertito la sua produzione. Cosa dobbiamo ancora aspettarci dal mondo della moda per il prossimo futuro?