Spesso molti genitori sono “positivamente critici” nei confronti dei propri ragazzi con l’intenzione e il proposito di generare in loro la motivazione e lo slancio giusto per poter fare di più, tuttavia, questo atteggiamento molte volte si trasforma in una vera e propria denigrazione che sortisce l’effetto contrario. Stiamo parlando di quando nostro figlio porta a casa un buon voto come se fosse un trofeo e gli diciamo “Potevi fare di più”, quando cucina un buon piatto di pasta e gli diciamo che viene meglio a noi o paragoniamo i suoi atteggiamenti a quelli del fratello, dell’amico e del cugino più bravo. Queste sono solo alcune delle situazioni potenzialmente a rischio.
Ciò che noi crediamo essere un sollecito positivo è tutt’altro. Il vero rinforzo positivo è qualcosa di totalmente diverso. E’ necessario assumere un atteggiamento completamente opposto a quello sopra descritto per stimolare positivamente i nostri figli. E’ utile congratularsi con loro e apprezzare quanto si siano impegnati per raggiungere un risultato anche se non eccellente e, se proprio a casa portano un cattivo voto, è giusto instaurare un dialogo che ci porti a comprendere le cause sottostanti in modo aperto e maturo.
E’ necessario comprendere quali conseguenze possono generare gli atteggiamenti degli adulti nei figli. Un figlio costantemente svalutato sarà un adulto la cui autostima sarà prossima allo zero, tenderà a demolire tutto ciò che vorrebbero costruire, svalutando le proprie idee a priori e, conseguentemente, sé stesso. Questo atteggiamento dipende dal senso di inadeguatezza accumulato negli anni che, inevitabilmente, lo porterà a indossare tutte le etichette attribuite e attribuibili specie se negative.
L’atteggiamento dei genitori chiaramente non mira a questo risultato che viene raggiunto in modo del tutto inconsapevole. E’ pur vero che le vecchie generazioni vengono fuori da una situazione di genitorialità molto austera dunque è probabile che questo modo di fare venga adottato in via del tutto naturale, tuttavia, i tempi cambiano e pure gli animi.I nostri figli, a differenza di molti anni fa, vivono una situazione di sensibilità del tutto diversa da quella degli anni addietro, sia per il contesto etico e sociale circostante che per la svalutazione dei valori che oggi purtroppo si vive. Per i ragazzi è importante, almeno in casa, sentirsi apprezzati, solo così si può trovare il giusto sprint per affrontare la scuola, gli amici e la società.