Per tutti i fine settimana del mese di ottobre, si svolgerà nelle sale del museo la manifestazione “Le Università incontrano il Museo Campano”, un fitto calendario di lezioni brevi di archeologia, storia, storia dell’arte e letteratura tenute da oltre 40 tra docenti universitari, ricercatori, dottorandi e studiosi che donano il loro tempo e le loro conoscenze, frutto di anni di studi, a chi voglia conoscere più a fondo i tesori di Palazzo Antignano e, attraverso di essi, la storia del territorio, dai tempi preistorici ad oggi.
L’evento giunge a coronamento della petizione Salviamo il Museo Campano di Capua. Salviamo la nostra memoria, iniziativa promossa anch’essa da circa 200 docenti firmatari, provenienti dalle università di tutta Italia, e lanciata sulla piattaforma online change.org, che ha raccolto finora circa 15.000 adesioni. Lo scopo è quello di far conoscere il patrimonio del Museo Campano e le sue collezioni, ancora troppo poco conosciuti al di fuori del territorio cittadino.
Come una sorta di didascalie parlanti, i relatori presenteranno, ad orari stabiliti, un pezzo in esposizione, con riferimento alla loro personale esperienza di ricerca e al valore di quel reperto illustrandone le origini e l’importanza storica e culturale. Le lezioni, potranno riguardare anche l’immaginario artistico e letterario legato a Capua e ai tesori custoditi nel museo.
Il visitatore di Palazzo Antignano, quindi, potrà addentrarsi nelle sale del museo e soffermarsi ad ascoltare le descrizioni di archeologi, storici, storici dell’arte e della letteratura di un particolare oggetto, che sarà preso come spunto per spiegare la storia, le usanze e le consuetudini del periodo in cui è stato realizzato.
I temi approfonditi attraverseranno millenni di storia, fino ai giorni d’oggi, dalle tanagrine di terracotta alle ceramiche ellenistiche, dai materiali dell’anfiteatro campano alle sculture medioevali, dalle statue votive delle matres matutae alle antiche monete ed ai mosaici. La storia di Capua e di tutto il meridione d’Italia si intreccerà alla letteratura e all’arte di cui le preziose collezioni del museo sono una straordinaria testimonianza.
Saranno aperte sale del museo normalmente inaccessibili al visitatore, come la biblioteca storica, sede di antichi manoscritti e cartografie.
Lezioni di industrial design e di arte contemporanea, ma anche il percorso della ricostruzione post bellica del museo e racconti secolari di famiglie reali, la cui storia ha attraversato quella di palazzo Antignano.
I principali atenei coinvolti nella manifestazione sono le Università Federico II e Suor Orsola Benincasa di Napoli, l’Università della Campania Luigi Vanvitelli. Ma a queste si aggiungono l’Università “L’Orientale” di Napoli, l’Università del Salento, l’Università autonoma di Barcellona, l’Istituto Storico Italiano per il Medioevo di Roma, la Bibliotheca Hertziana Max-Planck di Roma ed altre autorevoli istituzioni.
L’evento, organizzato in collaborazione col Museo Campano e patrocinato dal Comune di Capua, si è reso possibile anche grazie ad una profonda sinergia con le realtà associative locali che hanno contribuito all’organizzazione e saranno presenti per tutto il periodo di svolgimento della manifestazione. Promotrice dell’evento, insieme agli studiosi, l’Associazione culturale Capuanova, presente sul territorio dal 1984 e che per il museo sta portando avanti il progetto di valorizzazione e diffusione della conoscenza della collezione delle matres matutae “Adotta una Madre”.
La manifestazione ha avuto inizio domenica 1°ottobre con una mattinata inaugurale che ha visto già i primi autorevoli interventi. Sarà allestito all’interno del museo un laboratorio per ragazzi sul riuso dei materiali dell’anfiteatro campano. Il giorno 28 ottobre sarà dedicato ad un convegno con esponenti del mondo accademico ed istituzionale. Previsti in alcune date percorsi personalizzati per portatori di handicap