Un grande tetto dorato per l’antico casale ora abbandonato, una scritta al neon che si illumina a ogni fulmine che cade in Italia, delle sculture-ritratto dei cani e cavalli che vivono nel podere: saranno queste le tre opere che accoglieranno tutti quelli che da giugno 2018 entreranno a Ca’ Corniani varcando le Tre Soglie d’ingresso della storica tenuta di Genagricola, in provincia di Venezia.
Le tre opere sono parte del progetto Le Tre Storie di Paesaggio con cui l’artista Alberto Garutti (Lecco, 1948) ha vinto il concorso artistico internazionale a invito pensato come prima tappa ufficiale del progetto di valorizzazione paesaggistica di Ca’ Corniani.
Il concorso, lanciato lo scorso giugno con la curatela artistica di Elena Tettamanti e Antonella Soldaini e la curatela paesaggistica di Andreas Kipar, ha coinvolto cinque artisti europei – Monica Bonvicini, Alberto Garutti, Carsten Höller, Tobias Rehberger e Remo Salvadori – chiamati dai curatori a presentare per i tre punti di accesso di Ca’ Corniani altrettante opere site-specific, con l’obiettivo di marcare l’ingresso alla tenuta e di raccontare la ricchezza di quest’area dalla vocazione fortemente agricola e produttiva.
Il 22 settembre, una giuria internazionale – composta da Gabriella Belli (Direttore Fondazione Musei Civici di Venezia), Pippo Ciorra (Senior curator Museo MAXXI), Philippe Donnet (Group CEO di Generali), Giancarlo Fancel (Presidente Genagricola e Chief Financial Officer Generali Italia), Andreas Kipar (Founding Partner LAND), Beatrice Merz (Presidente Fondazione Merz elvetica e del Mario Merz Prize), Marco Sesana (Country Manager e Amministratore Delegato Generali Italia), Elena Tettamanti (Founder Eight Art Project) e Vicente Todolì (Direttore artistico Hangar Bicocca) – dopo aver esaminato i progetti ha selezionato quello di Alberto Garutti perfettamente coerente con la storia e il paesaggio di Ca’ Corniani, che con i suoi 1700 ettari di estensione nell’entroterra di Caorle è una delle più grandi aziende agricole italiane.
Ca’ Corniani ha particolarità di essere un territorio completamente pianeggiante circondato dalle acque, i cui confini sono delimitati dagli argini del fiume Livenza e dai canali artificiali realizzati al tempo della bonifica del 1851. Strategici per la tenuta sono dunque i tre punti di accesso, raggiungibili via terra e via acqua.
Il concorso ha rappresentato un primo importante momento di confronto e relazione tra gli artisti e questo luogo così peculiare: da un lato li ha avvicinati all’alto valore storico e produttivo del luogo, dall’altro ha innescato forme di condivisione con il contesto socio-culturale locale e allargato.
Le opere di Alberto Garutti per questi tre punti chiave sono nate proprio da questo confronto e saranno capaci di attrarre interesse e innescare un processo di scoperta del luogo, grazie alla loro spiccata e riconoscibile capacità di integrare stabilmente arte e agricoltura, aprendo a nuove forme di dialogo, sviluppo e rivitalizzazione del territorio.
L’idea di utilizzare l’arte contemporanea per instaurare un nuovo rapporto tra la cultura della produzione agricola, la natura dei luoghi e la comunità, e a cui il progetto di Garutti risponde perfettamente, è nata in seno al masterplan paesaggistico, la cui progettazione è stata avviata nel 2014 a cura dello studio internazionale di architettura del paesaggio LAND e di Andreas Kipar, autore con Giovanni Sala dell’intera strategia di valorizzazione e curatore paesaggistico del concorso artístico per la realizzazione delle opere per le Tre Soglie di Ca’ Corniani.
Le opere di Alberto Garutti verranno ufficialmente inaugurate a fine maggio 2018, in occasione della 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.