Le opzioni in Alto Adige furono un evento storico che ebbe luogo nel 1939, durante il periodo fascista in Italia. In quell’anno, il governo italiano e quello tedesco nazista raggiunsero un accordo per risolvere la questione dell’Alto Adige, che era un territorio a maggioranza tedesca, ma che era stato annesso all’Italia dopo la prima guerra mondiale.
Le opzioni in Alto Adige
L’accordo prevedeva che tutti i cittadini di lingua tedesca residenti in Alto Adige avessero la possibilità di scegliere se diventare cittadini italiani o tedeschi. La scadenza per la presentazione delle opzioni era il 31 dicembre 1939.
Alla fine, l’85% dei cittadini di lingua tedesca dell’Alto Adige optò per la cittadinanza tedesca e l’emigrazione in Germania. Circa 75.000 persone lasciarono il territorio, mentre circa 100.000 rimasero in Italia.
Le opzioni in Alto Adige ebbero un impatto profondo sulla popolazione locale. La perdita di circa un terzo della popolazione ebbe un impatto negativo sull’economia e sulla società dell’Alto Adige. Inoltre, l’emigrazione fu vissuta come un trauma da molti sudtirolesi, che furono costretti a lasciare la loro terra d’origine.
Le opzioni in Alto Adige sono ancora oggi un tema controverso. Alcuni sostengono che furono un atto di giustizia per i sudtirolesi, che erano stati oppressi dal governo italiano. Altri, invece, le considerano un atto di forza e di umiliazione.
Indipendentemente dal punto di vista, le opzioni in Alto Adige sono un evento storico che ha avuto un impatto profondo sulla regione e sulla sua popolazione.
I motivi delle opzioni
Le ragioni per cui così tanti sudtirolesi scelsero di optare per la cittadinanza tedesca e l’emigrazione sono molteplici. Innanzitutto, la politica di italianizzazione attuata dal governo fascista aveva creato un clima di forte tensione nella regione. I sudtirolesi si sentivano perseguitati e discriminati, e vedevano nell’emigrazione l’unica via per preservare la propria cultura e lingua.
In secondo luogo, la propaganda nazista aveva avuto un grande successo in Alto Adige. La Germania prometteva ai sudtirolesi un futuro migliore, libero dalla dominazione italiana.
Infine, molti sudtirolesi erano convinti che la guerra fosse imminente, e che l’emigrazione in Germania fosse la scelta migliore per la loro sicurezza.
Le conseguenze delle opzioni
Le opzioni in Alto Adige contribuirono a creare un clima di tensione e divisione tra i sudtirolesi. I cosiddetti “optanti” furono spesso visti come traditori, mentre i “dableiber” furono accusati di collaborazionismo con il regime fascista.
La risoluzione della questione altoatesina
La questione altoatesina fu finalmente risolta con l’accordo Degasperi-Gruber, firmato nel 1946. L’accordo prevedeva la concessione di un’autonomia speciale all’Alto Adige, con il riconoscimento della lingua tedesca come lingua ufficiale.
L’accordo Degasperi-Gruber è stato un passo importante per la pacificazione dell’Alto Adige. Ha permesso ai sudtirolesi di sentirsi finalmente parte dell’Italia, senza dover rinunciare alla propria cultura e lingua.
Foto di 🌼Christel🌼 da Pixabay