L’Unione Europea sta ampliando la portata delle sue politiche sulla migrazione, della gestione delle frontiere e della sicurezza per contribuire ad affrontare le sfide crescenti. Oggi il Consiglio ha raggiunto orientamenti generali parziali su tre proposte settoriali in materia di affari interni nel contesto del quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo 2021-2027. Le questioni orizzontali e di bilancio attualmente in discussione nell’ambito dei negoziati sul prossimo QFP dell’UE, come pure le questioni chiaramente connesse al pacchetto di riforma del sistema europeo comune di asilo, non rientrano nell’ambito di applicazione degli accordi.
Quali sono i punti chiave della politica UE sulla migrazione
Le proposte settoriali in materia di affari interni riguardano:
- il Fondo Asilo e migrazione, che fornirà sostegno agli Stati membri nella gestione dell’asilo e della migrazione. L’orientamento generale parziale dota l’UE degli strumenti necessari per rispondere alle mutevoli sfide della migrazione, sia all’interno dell’UE che in cooperazione con altri paesi
- lo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e i visti, che garantirà una gestione integrata delle frontiere solida ed efficace alle frontiere esterne dell’UE. L’orientamento generale parziale rispecchia sviluppi recenti come il previsto ampliamento della guardia di frontiera e costiera europea, la modernizzazione della politica comune in materia di visti e lo sviluppo e l’interoperabilità dei sistemi informatici su larga scala (compreso il sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi e il sistema di entrata e uscita)
- il Fondo Sicurezza interna, che sostiene la prevenzione e il coordinamento tra le forze di polizia, le autorità giudiziarie e le altre autorità competenti a protezione dei cittadini. L’orientamento generale parziale si basa sul fondo esistente e si adegua ai nuovi sviluppi, come la necessità di intensificare la lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata e alle forme gravi di criminalità, nonché alla criminalità informatica
Nel complesso le tre posizioni negoziali del Consiglio ampliano la portata del sostegno inizialmente proposto dalla Commissione per i settori d’intervento interessati. L’elenco delle azioni e misure ammissibili è stato migliorato e alcune percentuali limitanti sono state soppresse o aumentate. Secondo quanto proposto le grandi priorità, come i progetti nei paesi terzi per far fronte all’elevata pressione migratoria, la lotta alla criminalità informatica e l’interoperabilità dei sistemi informatici, dovrebbero beneficiare di un tasso di cofinanziamento maggiore.
I testi concordati permettono sinergie con altri fondi dell’Unione Europea nel settore dell’integrazione, nonché riguardo all’utilizzo di attrezzature multifunzionali, compresi i sistemi TIC. È stato definito più chiaramente il ruolo delle agenzie dell’UE, come Europol e Frontex, durante la fase di programmazione. Per tutte le decisioni “comitatologia”, per cui sono conferite alla Commissione competenze di esecuzione, è stata proposta la procedura d’esame, che consente a una maggioranza qualificata di Stati membri di decidere in merito all’adozione o al rigetto di un atto di esecuzione.