Il Consiglio Europeo ha adottato una direttiva relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza che mira ad aumentare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e la fruizione di congedi per motivi familiari e di modalità di lavoro flessibili. La nuova normativa offre anche ai lavoratori possibilità di vedersi accordare un congedo per occuparsi di familiari che necessitano di sostegno.
Grazie a questa normativa i genitori e i prestatori di assistenza potranno conciliare meglio la loro vita privata e professionale, mentre le imprese beneficeranno di lavoratori più motivati. “Questa direttiva è un ulteriore passo avanti verso la promozione della parità tra donne e uomini nell’UE. Attualmente gli uomini hanno soltanto incentivi limitati a fruire del congedo parentale o di paternità o a assumere le responsabilità di assistenza. La direttiva offre loro nuove possibilità di farlo. Si ridurrà così l’entità del lavoro non retribuito svolto dalle donne e lascerà loro più tempo per il lavoro retribuito, contribuendo anche a colmare il divario di genere.” ha dichiarato Marius-Constantin Budai, ministro rumeno del lavoro e della giustizia sociale.
Cosa prevede la normativa per l’equilibrio tra attività professionale e vita familiare
- congedo di paternità – i padri o i secondi genitori avranno la possibilità di fruire, in occasione della nascita di un figlio, di almeno dieci giorni lavorativi che saranno retribuiti allo stesso livello di quello attualmente fissato nell’UE per i congedi di maternità (in linea con l’articolo 11 della direttiva 92/85/CEE del Consiglio). Per usufruire del congedo di paternità, non sarà necessaria alcuna anzianità di servizio. La retribuzione del congedo di paternità potrà tuttavia essere subordinata a un’anzianità di servizio di sei mesi. Gli Stati membri con sistemi di congedo parentale più favorevoli potranno mantenere le disposizioni nazionali vigenti
- congedo parentale – un diritto individuale a quattro mesi di congedo parentale, di cui due retribuiti e non trasferibili tra i genitori. Il livello della retribuzione e il limite di età del bambino sarà fissato dagli Stati membri
- congedo per i prestatori di assistenza – un nuovo concetto a livello di UE per i lavoratori che aiutano i familiari bisognosi di assistenza o di sostegno a causa di un grave motivo di salute. I prestatori di assistenza potranno usufruire di cinque giorni lavorativi all’anno. Gli Stati membri possono utilizzare un periodo di riferimento diverso, approvare il congedo caso per caso e introdurre criteri aggiuntivi per l’esercizio di tale diritto
- modalità di lavoro flessibili – il diritto dei genitori di chiedere tali modalità è stato esteso per includere i prestatori di assistenza.
La Commissione ha presentato la proposta nell’aprile 2017. Il 21 giugno 2018 il Consiglio ha adottato la sua posizione, sulla base della quale sono stati avviati i negoziati con il Parlamento europeo. La presidenza del Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo il 24 gennaio 2019, seguito da una votazione in seno al PE il 4 aprile 2019. A seguito dell’adozione odierna da parte del Consiglio, il testo della direttiva sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE. Entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione. Gli Stati membri avranno in seguito tre anni per adottare le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla direttiva.