I risultati di un’indagine condotta da EASYRECRUE su oltre 7.000 persone alla ricerca di lavoro in 4 Paesi europei. I video-colloqui in differita sono lo strumento di preselezione preferito dai candidati. I motivi di apprezzamento: praticità (52%), eliminazione di costi di trasferta (43%) e migliore valorizzazione della candidatura (42%). L’82% considera positive e innovative le organizzazioni che vi fanno ricorso .
Un’esperienza “pratica”, “interessante” e “sorprendente”: sono i principali giudizi emersi da un’indagine su 7.124 candidati reduci da un colloquio di preselezione sostenuto in modalità video-differita con diverse aziende in Francia, Spagna, Gran Bretagna e Italia.
L’indagine è stata condotta da EASYRECRUE, azienda francese leader nello sviluppo di soluzioni in cloud per video-colloqui in diretta o in differita che supportano i processi di preselezione di grandi e medie aziende, professionisti del recruitment, Scuole e Università (come ING Direct, Groupama, Costa Crociere e SDA Bocconi).
I video-colloqui in differita affrontati dal campione esaminato si sono così svolti: i candidati sono stati invitati a rispondere in video – tramite computer e webcam o anche da smartphone o tablet – a un questionario impostato precedentemente dai selezionatori. E hanno potuto farlo nel loro momento preferito: ad esempio nel weekend, purché entro la scadenza indicata. Ovviamente, una volta avviata la registrazione, il candidato non ha potuto in alcun modo interromperla, in modo da rispettare i tempi di risposta fissati dal reclutatore per ogni quesito e garantire la stessa naturalezza del colloquio dal vivo. I video, raccolti dalle organizzazioni committenti, sono stati – grazie alle caratteristiche della soluzione – rivisti più volte e, soprattutto, condivisi con gli altri membri dei loro team interni coinvolti nella valutazione dei candidati.
Dagli esiti dell’indagine emerge che l’esperienza del video-colloquio, così strutturata, è stata “apprezzata” dall’80% degli intervistati. Non solo. I video-colloqui risultano la modalità preferita di preselezione (40%), seguiti dai colloqui telefonici (29%), dai colloqui di gruppo (26%) e dalla semplice valutazione sulla base del cv (5%). Tra i principali vantaggi, quelli maggiormente indicati riguardano la possibilità di sostenere il colloquio secondo le proprie disponibilità (52%), la convenienza di evitare apposite trasferte e i relativi costi (43%) e l’opportunità di valorizzare al meglio la propria candidatura (42%).
L’indagine, inoltre, evidenzia che il ricorso ai video-colloqui premia anche le politiche di employer branding delle organizzazioni che vi ricorrono, in quanto ne valorizza la percezione agli occhi dei candidati: l’82%, infatti, considera positiva e innovativa l’immagine delle aziende che utilizzano tale strumento per i processi di preselezione.
“Si tratta di riscontri coerenti con la natura di una metodologia innovativa e rivoluzionaria” – commenta Mickaël Cabrol, fondatore e CEO di EASYRECRUE. “Con i video-colloqui si digitalizza il processo di preselezione offrendo benefici a entrambe le parti: i reclutatori possono ottimizzare la procedura abbattendo tempo, costi e rischio di errori di scelta; i candidati possono proporsi in modo più agevole e soprattutto più efficace di quanto consenta un semplice cv”.