Dopo più di settimana dalla sua pubblicazione, le misure del Decreto Liquidità sono in fase di attuazione. Per evitare incomprensioni o sgradite sorprese, l’Agenzia delle Entrate ha deciso di emettere una circolare all’interno della quale sono contenuti tutti i chiarimenti riguardante uno degli ultimi DPCM emesso dal governo Conte II.
I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
Una circolare di 44 pagine risponde ai quesiti che lavoratori ed imprenditori hanno verso il nuovo Decreto varato dal governo italiano. La circolare tratta diversi aspetti del decreto ovvero:
- la sospensione e la proroga dei versamenti tributari;
- la proroga della sospensione delle ritenute sui redditi di lavoro;
- le nuove modalità di calcolo degli acconti Irpef, Ires ed Irap;
- rimessione in termini per i versamenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni;
- termini per la consegna e la trasmissione telematica della certificazione unica 2020;
- proroga dei certificati in materia di appalti;
- termini delle agevolazioni prima casa;
- assistenza fiscale a distanza;
- semplificazione per il versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche;
- trattamento fiscale della cessione gratuita di farmaci ad uso compassionevole;
- processo tributario e notifica degli atti sanzionatori relativi al contributo unificato;
- credito di imposta per le spese di sanificazione e per l’acquisto di dispositivi di protezione nei luoghi di lavoro.
Proroga scadenze fiscali, i chiarimenti
All’interno della circolare numero 9 del 2020, l’Agenzia delle Entrate non aggiunge alcuna novità in merito alle disposizioni del Decreto Liquidità ma ne chiarisce alcuni aspetti. Primo fra tutti quello riguardante le scadenze fiscali per le imprese. La nuova data di scadenza da rispettare è il 30 giugno, valida per i versamenti IVA, di ritenute alla fonte e di contributi. Il decreto Liquidità pone però dei requisiti specifici per poter beneficiare del rinvio dei versamenti:
- di almeno il 33% per ricavi/compensi sotto i 50 milioni;
- di almeno il 50% sopra tale soglia.
I residenti delle 5 province più colpite dall’emergenza sanitaria (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza) usufruiscono della sospensione del versamento IVA se hanno subìto una riduzione del fatturato di almeno il 33% a prescindere dalla soglia di fatturato dei 50 milioni. Il calo del fatturato si deve confrontare rispetto al fatturato di marzo 2019.
Le misure del Decreto Liquidità: il calcolo dell’acconto delle imposte
Il decreto Liquidità permetterà il calcolo dell’acconto delle imposte Irpef, Ires, Irap con il metodo previsionale, eliminando sanzioni e interessi per scostamenti non superiori al 20%. Grazie al metodo previsionale (piuttosto che quello storico), quindi, le imprese avranno la possibilità di effettuare un minor versamento (intorno al 20% in meno) rispetto a quanto effettivamente dovuto in base alla dichiarazione dei redditi 2020, senza sanzioni ed interessi.
L’Agenzia delle Entrate e il rinvio delle CU
Conferma, tra le più attese, è quella riguardante la Certificazione Unica. Nella circolare dell’Agenzia delle Entrate viene confermato l’invio al Fisco e ai dipendenti entro il 30 aprile 2020. Viene poi data anche un’altra importante conferma: la CU per i lavoratori autonomi e gli altri soggetti non obbligati alla compilazione del modello 730 precompilato possono inviare il tutto entro il 31 ottobre, stessa data di scadenza per il modello 770.