Un’altra carrellata di bonus e misure in arrivo con il decreto di agosto, al quale il governo Conte sta lavorando. Questa volta l’obiettivo è sostenere i consumi nei settori che sono stati maggiormente colpiti dal blocco dell’attività a causa del Covid-19 (soprattutto abbigliamento , ristorazione, turismo) e preparare il terreno sul fronte del lavoro per il momento in cui cadrà il divieto dei licenziamenti e la cassa integrazione.
Decreto Agosto, i tempi delle misure pensate dal governo Conte
Nuova tranche di aiuti per proteggere e incentivare i posti di lavoro e conto più leggero al ristorante per spingere i consumi e risollevare i settori più colpiti dalla crisi innescata dal Coronavirus. Il governo stringe sul decreto di agosto che distribuirà altri 25 miliardi in deficit e mette a punto il menù del provvedimento che dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri giovedì. Prima di passare la palla ai tecnici, che dovrebbero aggiustare il testo in preconsiglio, il premier Giuseppe Conte riunisce capidelegazione, responsabili economici dei partiti di maggiorana e i ministri più coinvolti (oltre a Roberto Gualtieri anche Nunzia Catalfo e Stefano Patuanelli), per mettere ordine tra le tante proposte avanzate in queste settimane. Pilastro dell’intervento rimane il pacchetto lavoro, che da solo assorbirà oltre la metà dei fondi, circa 13 miliardi.
Il mezzogiorno e i limiti
A questo pacchetto principale, si aggiungono alcuni corollari come per esempio la richiesta che il bonus venga applicato solo per i consumi “made in Italy” oppure, come chiede il ministro del Mezzogiorno Provenzano, un nuovo sistema di incentivi fiscali per il Mezzogiorno. Non sarebbe previsto alcun limite di reddito per i beneficiari, ma il tetto di spesa potrebbe essere fissato a 3 mila euro. Il costo dell’intervento assorbirebbe circa 1 miliardo dei 3 che il governo intende destinare al sostegno dei consumi nei settori più colpiti. Tra le ipotesi allo studio, anche quella di aumentare il rimborso per le spese nei centri storici.
Il bonus ristornate
Per il bonus ristorante l’ipotesi su cui si sta lavorando, è quella di un incentivo del 20% se si paga con carta di credito o bancomat. Al progetto stanno lavorando i viceministri Laura Castelli e Stefano Buffagni. Prevede il rimborso delle spese sostenute da settembre a dicembre, con un meccanismo di restituzione che potrebbe arrivare direttamente sul conto corrente o tramite apposita app cui registrarsi.
Lo sconto cliente… subito
Altra proposta è quella di uno sconto per il cliente subito, al momento dell’acquisto, che poi lo Stato rimborsa al negoziante entro un termine massimo di un mese. I settori individuati sono quelli della casa (per l’acquisto di beni come mobili, arredi, elettrodomestici) e dell’abbigliamento e calzature, oltre a bar e ristoranti. I bonus riguardano gli acquisti fatti ‘di persona’: è quindi escluso l’e-commerce.