È stato presentato il progetto “Le miniature demorfiche” del fotografo veronese Giovanni Bevilacqua, fondatore del movimento del “Demorfismo Fotografico”.
Il fotografo, noto per le sue fotografie di grande e grandissimo formato, ha iniziato la produzione di un progetto che prevede al massimo il formato 15×18, basato sempre sulla sovrapposizione di immagini e sulla costruzione strutturale dell’immagine demorfica.
La ricerca del fotografo è impostata, questa volta sulla possibilità della “compressione dell’immagine”, così da rendere l’azione demorfica ancora più ricercata e satura di dettagli, colori, contrasti.
La fase di studio che ha preceduto il lavoro ha portato il fotografo veronese, che sembrava essersi allontanato dalla scena pubblica, a un viaggio culturale incentrato sullo studio delle miniature e del miniaturismo, a questo ha fatto seguito il tema della profondità strutturale fotografica fatta non solo di immagini sovrapposte sullo stesso file, ma di fotografie (stampate), sovrapposte ad altre. ma non vorremmo anticipare altro, per non rendere meno efficace la presentazione delle opere che non saranno più di venti.
Ultima nota importante, per un fotografo, tutte le opere saranno “pezzi unici“. quindi non produzione numerata da uno a cinque come ha abituato il pubblico, ma ogni opera sarà irripetibile e irripetuta.
Una decisione difficile quella presa da Giovanni Bevilacqua, che ha sofferto la scelta del piccolo formato perché innaturale per lui, ma l’appoggio della Galleria Berga di Vicenza, punto di riferimento dell’artista, del suo curatore e del direttore artistico, lo hanno spinto a proseguire in questa ricerca che sicuramente farà parlare gli ambienti dell’arte .
Infatti, il progetto sta incuriosendo il settore dell’arte fotografica, proprio perchè il demorfismo fotografico richiedeva grandi formati proprio per leggere meglio i dettagli delle immagini in sovrapposizione, conoscendo la genialità artistica di Bevilacqua, l’evento ha creato molta attesa.
Il fotografo ha confermato che la fase di progettazione è terminata, ed è iniziata la fase di produzione sperimentale, per individuare la più appropriata forma espositiva.