Oggi a Castel Sant’Elmo a Napoli, negli spazi della mostra Senzatomica Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari è previsto un evento per grandi e piccini: Le mille gru di Sadakoun laboratorio di origami a cura di Cinzia Bovi.
Protagoniste la gru, realizzata con l’antica arte di piegare la carta, e la commuovente storia di Sadako Sasaki, la bambina vittima della bomba atomica diventata simbolo di pace e di speranza. A soli 11 anni, Sadako scopre di essersi ammalata di leucemia a causa dello scoppio della bomba a Hiroshima, avvenuta il 6 agosto 1946, e con la malattia vedeva svanire il suo sogno di diventare un’atleta. Una sua amica Chizuko Hamamoto, le parlò di una leggenda giapponese secondo la quale se riesci a costruire mille gru di origami verranno esauditi i tuoi desideri. Sadako iniziò a costruirne con ogni tipo di carta possibile: lentamente al suo desiderio di guarire affiancò quello che non ci fossero mai più guerre e mai più bombe atomiche. Quando morì probabilmente non aveva concluso le mille gru, ma si racconta che a completarle furono i suoi amici. Lei e le gru diventarono simbolo ed esempio di coraggio e di pace. Nel parco della Pace di Hiroshima è stata costruita una statua in ricordo di Sadako, dove i visitatori possono lasciare le loro gru di carta
Per ricordarla grandi e bambini (dai 7 anni in su), dopo aver ascoltato la narrazione della storia di Sadako, proveranno a costruire delle gru, che sono ancor oggi emblema di lunga vita, di amicizia e di pace. “Questo laboratorio – racconta Cinzia Bovi – oltre a far rivivere il ricordo del coraggio di Sadako, intende far riflettere sul fatto che da un semplice foglio di carta possiamo creare qualcosa di unico, così come da ogni difficoltà della vita possiamo creare valore”.
Il laboratorio verrà riproposto il 28 marzo (dalle 11.00 alle 12.00), il 2 aprile (dalle 16.30 alle 17.30), il 10 aprile (dalle 11.00 alle 12.00) e il 16 aprile (dalle 16.30 alle 17.30).