La ciità di Napoli ha deciso di dedicare una giornata in memoria del settantacinquesimo anniversario della morte di Roberto Bracco presso la Fondazione Premio Napoli a Palazzo Reale.
Questo il programma delle attività:
– Visita della mostra fotografica, curata dall’Istituto Campano per la Storia della Resistenza; Introduce Giulia Buffardi; Proiezione del docu-film di G. Pesce sulla figura del grande drammaturgo; Introduce Umberto Laperuta
– Tavola rotonda con: Domenico Ciruzzi, Presidente Fondazione Premio Napoli, Guido D’Agostino, Presidente I.C.S.R, Pasquale Iaccio, Università degli Studi di Salerno, Matteo Palumbo, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Francesco Soverina, Storico – Modera Ermanno Corsi; Lettura teatrale di brani a cura dell’attore Renato Carpentieri.
Roberto Bracco
Roberto Bracco fu giornalista, poeta, paroliere, autore di libretti per opere, e quindi narratore di grande qualità e di notevole successo, eclettico e capace di fondere il tono gaio con quello amaro, motivi popolari con la sensibilità per le condizioni più misere e dure dell’esistenza. Coraggioso e intransgente antifascista, fu deputato d’opposizione nel 1923, appartenne al gruppo di Amendola, e fu dichiarato decaduto nel novembre 1926; per la sua ostilità al regime; il suo teatro fu messo al bando e mai rappresentato fino all’ultimo dopoguerra, salvo per I pazzi, recitato da Emma Grammatica nel 1929. Il suo antifascismo e la sua propensione per il pacifismo, per la libertà e la dignità della persona, le scelte etiche e politiche, gli costarono care. L’intellettuale e drammaturgo tra i maggiori del tempo, le cui opere erano rappresentate in Europa e negli Stati Uniti, viene proposto dall’Accademia svedese per l’assegnazione del premio Nobel, ma in seguito all’opposizione del governo fascista, il prestigioso riconoscimento prese altre vie e al suo posto, si decise per la scrittrice sarda Grazia Deledda. Morì a Sorrento nell’aprile del 1943.
Queste le iniziative organizzate in occasione del settantacinquesimo anniversario della morte di Roberto Bracco presso la Fondazione Premio Napoli a Palazzo Reale:
ore 10,30: Visita della mostra fotografica, curata dall’Istituto Campano per la Storia della Resistenza; Introduce Giulia Buffardi; Proiezione del docu-film di G. Pesce sulla figura del grande drammaturgo; Introduce Umberto Laperuta
Ore 17,30: Tavola rotonda con: Domenico Ciruzzi, Presidente Fondazione Premio Napoli, Guido D’Agostino, Presidente I.C.S.R, Pasquale Iaccio, Università degli Studi di Salerno, Matteo Palumbo, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Francesco Soverina, Storico – Modera Ermanno Corsi; Lettura teatrale di brani a cura dell’attore Renato Carpentieri
Roberto Bracco fu giornalista, poeta, paroliere, autore di libretti per opere, e quindi narratore di grande qualità e di notevole successo, eclettico e capace di fondere il tono gaio con quello amaro, motivi popolari con la sensibilità per le condizioni più misere e dure dell’esistenza. Coraggioso e intransgente antifascista, fu deputato d’opposizione nel 1923, appartenne al gruppo di Amendola, e fu dichiarato decaduto nel novembre 1926; per la sua ostilità al regime; il suo teatro fu messo al bando e mai rappresentato fino all’ultimo dopoguerra, salvo per I pazzi, recitato da Emma Grammatica nel 1929. Il suo antifascismo e la sua propensione per il pacifismo, per la libertà e la dignità della persona, le scelte etiche e politiche, gli costarono care. L’intellettuale e drammaturgo tra i maggiori del tempo, le cui opere erano rappresentate in Europa e negli Stati Uniti, viene proposto dall’Accademia svedese per l’assegnazione del premio Nobel, ma in seguito all’opposizione del governo fascista, il prestigioso riconoscimento prese altre vie e al suo posto, si decise per la scrittrice sarda Grazia Deledda. Morì a Sorrento nell’aprile del 1943.