“Le grandi storie tra letteratura, teatro e cinema” è il titolo del nuovo ciclo seminariale promosso dal Master di II livello in “Drammaturgia e Cinematografia. Critica, scritture per la scena e storia”, coordinato da Pasquale Sabbatino presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Napoli Federico II.
Sette incontri – che si svolgeranno nell’aula 342 del Dipartimento di Studi Umanistici (via Porta di Massa, 1) – per insegnare a raccontare e recensire una storia. La finalità è quella di illustrare le modalità di scrittura di una recensione, tenendo conto sia della destinazione editoriale (una rivista specializzata o una testata giornalistica) sia dell’oggetto da recensire: un libro, uno spettacolo teatrale o un film. «In questo ciclo di seminari – dichiara Pasquale Sabbatino – saranno proposte le Grandi storie, quelle che danno corpo e anima al dolore e alla gioia, alla speranza e alla disperazione, al naufragio e alla ripresa del viaggio, alla guerra e alla pace, alla morte e alla risurrezione di ciascun uomo e di tutti».
Dopo i primi due appuntamenti dedicati al teatro, durante i quali sono intervenuti Angela Di Maso e Vincenzo Caputo, la rassegna, che prevede per ogni lezione la proiezione di film in linea con l’argomento trattato, vedrà gli interventi dei docenti Matteo Palumbo, Giuseppina Scognamiglio e Patricia Bianchi con la partecipazione di Giovanni Maddaloni. Si proseguirà con Francesco De Cristofaro e Pasquale Sabbatino.
Qual è il modo con cui si può raccontare un film? Quali sono gli elementi indispensabili per scrivere una recensione motivata di una storia cinematografica? Quali sono i legami e le differenza tra la recensione di un libro e quella di un film? I primi tre incontri della prossima settimana proveranno a dare una risposta ad alcune di queste domande. Il 22 giugno, discutendo di alcuni interventi sulla “Grande bellezza” di Paolo Sorrentino, Matteo Palumbo offrirà un quadro delle regole da seguire per illustrare adeguatamente un film e presentare ai lettori un punto di vista argomentato e coerente. Il seminario di Giuseppina Scognamiglio, che si terrà il 25 giugno, verterà invece sulle trasposizioni cinematografiche de “La Lupa” di Giovanni Verga (già transcodificata, dall’autore stesso, da novella a dramma), a cura di Alberto Lattuada, nel 1953, e di Gabriele Lavia, nel 1996. Il 26 giugno, Patricia Bianchi, con la partecipazione di Giovanni Maddaloni, proporrà una lettura in chiave storico-linguistica dell’opera cinematografica di Francesco Rosi.