Tornano dal 1° all’8 ottobre 2022 al Teatro Verdi di Pordenone, per la 41a edizione, le Giornate del Cinema Muto, una settimana di proiezioni con musica dal vivo, seminari, presentazioni, conferenze, incontri, masterclasses e premiazioni, tutto finalmente in presenza anche se non mancherà una selezione di proposte online per chi anche quest’anno non potrà raggiungere il Friuli per una full immersion nel cinema muto.
Gli eventi speciali delle giornate del cinema muto
A inaugurare ufficialmente il festival, sabato 1° ottobre, sarà la prima assoluta del nuovo restauro di The Unknown (Lo sconosciuto, 1927) di Tod Browning (regista anche di Dracula e Freaks, fra gli altri), forte di una memorabile interpretazione di Lon Chaney affiancato da una ventitreenne Joan Crawford.
Il film, una storia d’amore a tinte fosche ambientata in un circo, è uno dei titoli cult della storia del cinema, presentato a Pordenone nel 1994 con il memorabile accompagnamento al pianoforte dell’ex Velvet Underground John Cale. Rispetto alle versioni finora conosciute, la novità di queste Giornate è la nuova copia, più lunga di dieci minuti, ritrovata al Národní Filmový Archiv di Praga e restaurata dal George Eastman Museum di Rochester, contenente numerose sequenze inedite che aggiungono spessore ai personaggi e alla vicenda.
Come sottolinea il pianista e compositore messicano José María Serralde Ruiz, uno dei musicisti internazionali che ogni anno si esibiscono a Pordenone e a cui è stata commissionata la nuova partitura, “il restauro è davvero sorprendente perché porta ai nostri occhi un film nuovo”. Eseguirà l’accompagnamento l’Orchestra San Marco di Pordenone.
Le retrospettive
Attesa da qualche anno, prende avvio la retrospettiva “Ruritania”, un’ampia raccolta di film provenienti da tanti paesi diversi ma che in comune hanno l’ambientazione in regni di fantasia localizzati nei Balcani, in Ruritania, appunto. A partire dal romanzo di fine Ottocento Il prigioniero di Zenda di Sir Anthony Hope, questo filone prese piede nella cultura popolare sotto forma di romanzi, operette e film.
Se il lavoro di Sir Anthony ha avuto nel corso del tempo ben sei trasposizioni cinematografiche, il successo internazionale del genere, destinato a riecheggiare per molti decenni a venire (si pensi a Vacanze romane) è testimoniato qui da titoli come l’italiano Sui gradini del trono (1912), l’americano Three Weeks (1924), lo svedese Hans kunglig höghet shinglar (1928) e il britannico The Runaway Princess (1929) di Anthony Asquith e Fritz Wendhausen, dal romanzo di Elizabeth von Arnim The Princess Priscilla’s Forthnight.
Nel programma anche parodie, con grandi comici come Stan Laurel, Harold Lloyd, Charley Chase e, per esplorare il rapporto tra realtà e finzione, alcuni cinegiornali sulle autentiche famiglie reali dei Balcani.