La raccolta di letture poetiche Le Fiabe dei Cramini “Spoken Word Virtuali” a cura di Carmine Roma contiene poesie di André Breton, Luigi Pulci, Paul Eluard e Gabriele d’Annunzio, e le emozioni di diversi lettori, in un mescolamento sonoro unico nel suo genere.
Carmine Roma cattura lo spirito di rauca energia presente in poesie scelte, necessaria per dare vita a spoken-word “ascoltabili e performati”. “Virtuali”, perchè i lettori chiamati nelle registrazioni leggono questi antichi testi senza ascoltare le basi di sottofondo.
“Spoken Word” perchè poesia della parola parlata. Carmine è arrangiatore, lettore e regista di questa operazione di collage sonoro. I lettori e le lettrici che hanno partecipato all’operazione hanno permesso alle parole antiche e sapienti di ispirare creazioni che fondono rime e testi dentro uno scarno flusso sonoro. Arpeggi di chitarra e tempi di batteria che sono al servizio dei temi espressi nelle poesie, o delle idee suggerite dalle stesse.
Un esperimento chirurgico del suono
Un esperimento chirurgico del suono, in una collezione di 7 tracce.
Carmine sceglie questo assemblaggio sonoro per dare risalto alla parola parlata. Considerando che molte poesie sono solitamente ricche di emozioni e richiami alle esperienze personali del poeta. Gli argomenti sono vari e spesso contengono confessionali ed emotivi in prosa gradevole da udire. Questo genere di poesia della parola parlata potrebbe essere descritta come “poesia dall’interno”. Di conseguenza il poeta diventare l’incarnazione vivente della poesia. In questo specifico caso del suono presente nelle tracce di Spoken Word Virtuali de Le Fiabe dei Cramini.