Sin dalla sua uscita, il DPCM del 10 ottobre creato ed emesso dal governo Conte ha generato una serie enorme di fake news. Incomprensioni, battute e soprattutto tanti meme che dovrebbero essere ironiche ma che paradossalmente sostituiscono la realtà dei fatti come la situazione “sei persone massimo in casa”.
Fake news e il DPCM del 10 ottobre: matrimoni e funerali
Prima bufala uscita dalle ormai famose catene di Whatsapp è quella riguadante i funerali. Secondo il “finto” DPCM, infatti, i funerali sarebbero consentiti con un numero massimo di presenti pari a 15 (defunto e sacerdote incluso) mentre i matrimoni ad un massimo di dieci (sposi e sacerdoti inclusi). Nel caso di violazione ci sarebbe addirittura l’invalidazione del matrimonio stesso. Inutile dire che tutto questo sia assolutamente falso.
La falsa bozza e gli studi professionali
La “bozza” è stata creata partendo dai vecchi Dpcm di queste settimane, ai quali è stato aggiunto qualche particolare ridicolo da un buontempone: ma questo non ha certo impedito a qualcuno di crederci davvero. E infatti il presunto (e falso) Dpcm per esempio consente nei luoghi privati l’accesso soltanto “a dieci persone diverse dal proprio nucleo familiare risultante dall’anagrafe comunale”. Oppure consente di giocare a sport di contatto a parte che ci siano al massimo “sei soggetti nel campo di gioco”. E ancora: gli studi professionali, secondo la bozza-bufala, dovrebbero igienizzare le stanze dopo ogni accesso.
Meme: oltre la realtà
Quello che in realtà fa più riflettere in tutta questa situazione fatta di finte bozze e fake news è quella legata ai meme. In poche parole, i meme sono quelle immagini umotistiche formate da una base (proveniente da un qualsiasi voglia topic) e poi scritte che unite realizzano il meme. Nelle ultime settimane sono stati tantissimi i meme inerenti a Conte, il DPCM e le sue regole. Finché le si prendono per immagini umoristiche non fanno danno a nessuno ma è quando i meme si sostiuiscono alla realtà che forse bisognerebbe fermarsi e capire per bene dove andiamo a prendere le nostre informazioni. Le fonti ufficiali quali i siti governativi e la Gazzetta Ufficiale sono gli unici “luoghi” dove andare a reperire le notizie certe riguardo questi DPCM.