Le donne e l’arte, un binomio molto prolifico che nel corso dei secoli ci hanno fatto conoscere artiste di grande talento: quali hanno, realmente, cambiato la storia dell’arte?
Le donne e l’arte: Frida Khalo
Pensi a donne nel mondo dell’arte ed il primo nome che viene sicuramente in mente è quello di Frida Khalo. L’artista nata in Messico nel 1907 è sicuramente la più importante donna nel mondo dell’arte ed anche la più ricordata. Il rapporto ossessivo con il suo corpo martoriato, a causa di un terribile incidente del 1925, caratterizza uno degli aspetti fondamentali della sua arte: crea visioni del corpo femminile non più distorto da uno sguardo maschile. Allo stesso tempo coglie l’occasione di difendere il suo popolo attraverso la sua arte facendovi confluire il folclore messicano.
Marina Abramovic
Se Frida Khalo non è il nome che vi è venuto in mente quando avete associato le donne all’arte, allora avrete pensato a Marina Abramovic. Ritenuta tra le massime esponenti di donne nell’arte contemporanea, Marina è nata a Belgrado nel 1946. Punta d’avanguardia della performance e della body art fin dai primi anni ’70, Marina Abramovic ha segnato in maniera profonda e innovativa l’arte degli ultimi trent’anni. Fin dagli esordi ha scelto il proprio corpo come oggetto della sua arte, indagando i confini estremi della resistenza fisica e psicologica.
Angelika Kauffman
Nata a Coira il 30 ottobre 1741, è stata una pittrice svizzera, specializzata nella ritrattistica e nei soggetti storici. Nutriva passione anche per le altre arti come la musica e il canto. Il padre pittore la iniziò alle belle arti, anche accompagnandola, ai fini di una più completa formazione, nel corso di viaggi in Italia, dove il suo talento si mise in mostra. In seguito si recò anche a Londra; fu l’unica donna fra i fondatori della Royal Academy of Arts, una delle più antiche istituzioni artistiche del mondo e nata per promuovere le arti del disegno attraverso l’istruzione e le esposizioni.
Rosalba Carrera
Tra le donne nell’arte, la veneziana Rosalba è stata una pittrice e ritrattista, tra le più note del Settecento. Cominciò la sua carriera artistica dipingendo le tabacchiere con quelle figure di damine graziose che divennero poi la sua fortuna trasposte nelle miniature su avorio. Fu la prima che utilizzò l’avorio nelle miniature dandogli quella lucentezza caratteristica delle sue opere. Fu inoltre la prima a non seguire le regole accademiche che volevano la miniatura dover essere realizzata con tratti e punti brevi e ben amalgamati: lei invece vi trasportò il tratto veloce caratteristico della pittura veneziana.