La Regina Elisabetta II, Eleonora Duse, Aretha Franklin, Rita Levi Montalcini, Audrey Hepburn, Brigitte Bardot, Sophia Loren, Liza Minnelli, Frida Kahlo, Liz Taylor, sono le 10 protagoniste di Once upon a time la nuova serie di opere realizzata dall’artista italiana Francesca Nini Carbonini.
“Donne che hanno vissuto nel visionario, che hanno lottato per la loro visione, la loro arte, i loro progetti, affinché la loro immaginazione divenisse tangibile. Sono donne che hanno costruito imperi. Nelle opere rappresento la loro capacità di credere, di lottare, di non mollare mai e di abbandonarsi alla vittoria senza riserve”, commenta l’artista, appena rientrata dalla New York Design Week che ha ospitato la vandalizzazione dell’opera dedicata a Liz Taylor.
Nini è stata infatti scelta da Azimut-Bennet per celebrare i 50 anni del Gruppo, famoso nel settore nautico per l’ideazione di yacht di lusso: sul palcoscenico, nel cuore di Manhattan, Nini si è esibita in una live performance di vandalizzazione facendo vivere l’anima del dipinto per tutti gli ospiti dell’azienda.
“Le opere di Once upon a time nascono dalla necessità, tramite la mia arte, dipingendo e vandalizzando, di esplorare lo spazio attorno a me attraverso gli occhi di donne icone – commenta l’artista. – Studiando le loro vite, ho provato a calarmi nei loro panni, un’esperienza eccitante e dolorosa allo stesso tempo; mi sono persa e perdendomi ho tentato di raccogliere il loro intimo nelle espressioni, negli occhi e nello sguardo. Ho rappresentato tutti i ritratti a bocca chiusa, senza sorrisi, senza ammiccamenti: la bocca può restare muta se tutto il resto è forte, se si ascolta e si parla con tutto il volto”.
La vandalizzazione, termine coniato da Francesca Nini Carbonini e sua cifra stilistica, vede l’artista cercare lo spazio all’interno delle tele, una ricerca che si traduce in una serie di rapidi tratti di colore sul quadro stesso attraverso cui Nini esprime la sua anima e restituisce a chi guarda l’anima intrinseca dell’opera. È la quarta dimensione del codice artistico di Nini.
Nelle opere di Once upon a time la vandalizzazione ha permesso all’artista di “dare un’idea visionaria attraverso i visi ritratti, ciò che le menti delle donne ritratte stavano visualizzando internamente, a livello intimo; con la vandalizzazione ho raggiunto questo stadio. I tratti di vandalizzazione accompagnano all’interno del ritratto, nella felicità e disperazione, nella prigionia e libertà, nel brutto e nel bello, nel buono e cattivo delle donne ritratte”.
Dipinti su tele con dimensioni di 100x100cm (ad eccezione del dipinto Liz Taylor che misura 180x180cm), i ritratti vandalizzati sono realizzati con pennellate, spugnate e gocce di colore sempre studiate e mai lasciate alla casualità, così come il nero, che viene lasciato pulito: l’insieme di questi elementi valorizza i tratti cruciali dell’interiorità dei soggetti ritratti e interrompe l’iperrealismo prepotente dei visi.
“Come in tutti i mei lavori, anche in questo c’è la completa discrezionalità di chi guarda di scoprire altri e mille significati, di svelare sentimenti diversi e contrastanti nei ritratti. È un lavoro che si avvicina al Pop, ma preferisco definire questo stile in maniera più estesa come Pop – Iperrealistico – Vandalizzato”, conclude l’artista.
Francesca Nini Carbonini dopo l’evento in Triennale a Milano a marzo 2019 dove ha portato in Italia per la prima volta la performance artistica Kafka 9.0 con cui era stata invitata al Burning Man 2017, è stata invitata alla Design Week di New York da Azimut-Benetti dove, presso il Rockefeller Centre, ha presentato e vandalizzato il ritratto di Liz Taylor.
Inoltre un’opera vandalizzata dell’artista è stata scelta da Trussardi Parfums per lo spot della nuova fragranza maschile Trussardi Riflesso Blue Vibe: attraverso la sua tecnica artistica, Nini è riuscita a far emergere dal quadro le note fresche, agrumate e floreali, e quelle avvolgenti del tabacco per un connubio visivo e sensoriale.