Come al solito, “è successo di nuovo”. Le nuove dichiarazioni del leader della Lega Matteo Salvini sul DDL Zan e il reato di eterofobia hanno fatto il “classico” giro del web. Parole che nascono dopo la proposta del disegno di legge Zan che mira ad una modifica degli articoli del Codice penale riguardanti i crimini legati all’odio e alla discriminazione.
Il disegno di legge Zan
«Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione fino ad un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi»
Articolo 604 del Codice penale
Nella proposta di legge che alcuni parlamentari stanno portando avanti e che vede in prima battuta nella veste di proponenti i deputati Alessandro Zan e Ivan Scalfarotto, il suddetto Art. 604 bis del Codice penale lo si vorrebbe modificare, per la prima parte, esattamente come segue: «Sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: “oppure fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere“». Detto in modo semplice, se la proposta di legge venisse accolta e l’Art. 604 bis subisse questa modifica, la reclusione fino ad un anno e sei mesi o la multa fino a 6.000 euro, sarebbero riservate a «chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi oppure fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere». Chiunque voglia leggere la proposta di legge integrale può farlo qui.
Le dichiarazioni di Salvini e il reato di eterofobia
Un dibattito, in reazione a questo DDL, si è subito generato creando dei blocchi ben distinti:
- Chi difende il DDL
- Chi lo critica additandolo come un bavaglio alla libertà di parola
Proprio questo secondo blocco ha visto le dichiarazioni del leader della Lega Matteo Salvini che, rispondendo in conferenza stampa a una domanda sul disegno di legge contro l’omotransfobia,, ha voluto proporre una sua “idea” ovvero la creazione di un DDL contro l’eterofobia ovvero (secondo l’ex ministro degli interni) contro tutti quei comportamenti violenti verso gli eterosessuali.
“L’Italia non discrimina, ci sono già tutte le sanzioni possibili e immaginabili. Si rischia invece di sconfinare nell’ideologia, un rischio troppo elevato. A questo punto allora presentiamo un bel ddl contro l’eterofobia”
Una strategia comunicativa per dimenticare
Parlare tanto, parlare di tutto, parlare spesso. Insomma, a primo impatto, quelle di Salvini sembrano le sue solite parole atte a far parlare di sé ma fanno ormai parte di una comunicazione che da anni l’ex Ministro degli Interni porta avanti.
Al di fuori del discorso riguardante le discriminazioni legate all’eterofobia che sono sostanzialmente inesistenti, queste dichiarazioni vogliono sempre portare il leader della Lega sulla bocca di tutti per essere sempre in primo piano ed al centro dell’attualità politica e sociale anche se spesso e volentieri le troppe parole portano a situazioni, per lui, spiacevoli come in questo caso.