Cesare della Valle, duca di Ventignano, è un personaggio bizzarro. Elegante aristocratico nella Napoli di fine Settecento, colto letterato e gran viveur, il duca è perseguitato da una fama sinistra: pare che semini disgrazie solo lanciando intorno il suo sguardo malevolo. Nel secolo dei Lumi, che vede in ogni scudisciata del potere l’impronta di un dominio nefasto, ogni evento, dall’incendio del San Carlo fino alla caduta del Regno delle Due Sicilie, sembra destinato a coprire di pregiudizio la sua figura.
Lazzi e scongiuri accolgono ogni sua apparizione, e ancora ne offuscano la memoria, con l’avallo di Alexandre Dumas, che con la sua opera rafforzò la celebrità dello jettatore, ma che pure ne scrisse senza mai menzionarlo, per evitare il malocchio. Giuliano Capecelatro prende spunto dalla travagliata esistenza del duca di Ventignano per raccontare con originalità cent’anni di Storia della città partenopea.
Oggi la presentazione del libro “Le corna del duca. La burrascosa vita di Cesare della Valle, lo iettatore che cambiò la storia” di Giuliano Capecelatro ed. il Saggiatore alla libreria iocisto di Napoli con Mirella Armiero e Achille Pesanti.
Giuliano Capecelatro, nato a Napoli, è stato inviato dell’Unità. Ha pubblicato “La banda del Viminale” (1996), “Un sole nel labirinto” (2000), “Tutti i miei peccati sono mortali” (2003), tutti per il Saggiatore, e “Passeggiate d’autore” (Iacobelli 2014).