Il recente, risultato del referendum inglese sul Brexit dimostra che le politiche di austerità condotte, negli anni della crisi, dalle élite nazionali ed europee hanno prodotto frammentazione e diseguaglianze. E stanno alimentando in tutto il continente la pericolosa crescita di egoismi e chiusure, rischiando di consegnare il destino di milioni di persone a forze esplicitamente autoritarie e razziste.
Di contro, in tutta Europa, si stanno sviluppando esperienze di segno completamente diverso: movimenti e istituzioni locali che, rivendicando diritti civili e sociali, provano a costruire un’alternativa che assicuri migliori condizioni di vita per tutte e tutti. Un anno di “governo del cambiamento” a Barcellona, dopo l’elezione a sindaca di Ada Colau, e la recente riconferma di Luigi de Magistris a sindaco di Napoli sono tra le più note e avanzate esperienze di “città ribelli” in Europa.
Città che, in una continua, aperta dialettica tra iniziativa “dal basso”, protagonismo delle cittadine e dei cittadini, e azione di governo municipale, mettono in primo piano i diritti delle persone. E pongono in questione obblighi e vincoli, nazionali ed europei, apparentemente immutabili, per aprire spazi alla soluzione di quei problemi, che oggi condizionano la vita della maggioranza degli abitanti nelle nostre città.
Per conoscere direttamente le esperienze di Barcellona e Napoli e per discutere con loro della necessità di una rete di “città per il cambiamento”, che sia protagonista della costruzione di una nuova Europa, più giusta e democratica, la Municipalità di Marghera e European Alternatives invitano all’incontro pubblico con Ada Colau (sindaca di Barcellona), Luigi de Magistris (sindaco di Napoli), Gianfranco Bettin (presidente della Municipalità di Marghera) e Lorenzo Marsili (fondatore di European Alternatives), moderato da Giacomo Russo Spena (giornalista e autore di “Ada Colau. La città in comune”)