Lo studio dei meccanismi molecolari alla base del processo di differenziamento delle cellule staminali somatiche riveste un ruolo cruciale per l’utilizzo di queste cellule nella medicina rigenerativa.
Lo studio di un gruppo di ricercatori dell’Istituto di tecnologie biomediche (Itb) del Cnr (Clelia Peano, Luca Petiti, Ermanno Rizzi, Marco Severgnini, Gianluca De Bellis) in collaborazione con l’Università di Modena, l’Institut Imagine, l’Istituto Genethon di Parigi e l’Ospedale San Raffaele di Milano, pubblicato su ‘Scientific Reports‘, ha permesso di ottenere nuove evidenze sul processo “decisionale” (il commitment) del differenziamento delle cellule staminali del sangue, grazie all’integrazione di dati ottenuti da diversi esperimenti di genomica basati su tecniche di sequenziamento del DNA di ultima generazione e all’integrazione di questi dati con dati presenti in database pubblici.
La ricerca ha evidenziato come alla base della transizione tra cellule staminali e cellule ematopoietiche progenitrici ci sia un drastico cambiamento nel repertorio di regioni regolatrici che si attivano nelle diverse fasi del differenziamento e che orchestrano e controllano finemente i programmi trascrizionali dei geni.
Questo studio fornisce una collezione di regioni regolatrici e rappresenta una base importante per l’individuazione di fattori di regolazione e per la caratterizzazione funzionale dei meccanismi di regolazione genica che avvengono nel processo di differenziamento delle cellule staminali ematopoietiche, con lo scopo futuro di controllare e indirizzarne il differenziamento in laboratorio e permettere la cura di patologie del tessuto sanguigno, come emoglobinopatie, leucemie e linfomi.