Le agenzie immobiliari su strada, così come siamo abituati a conoscerle, potranno presto sparire. Il rischio estinzione è dovuto alla crescita tumultuosa delle agenzie immobiliari on line in Europa nell’ultimo semestre.
Secondo Homstate.it, la prima agenzia immobiliare online italiana, il mercato immobiliare delle agenzie online è infatti in piena crescita.
A maggio la piattaforma Houwzer ha raccolto finanziamenti per 2 milioni di dollari, a settembre Yopa e successivamente Emoov, altra startup britannica, hanno raccolto rispettivamente 29 e 9 milioni di euro mentre infine a ottobre la piattaforma francese Proprioo ha ricevuto finanziamenti per 1 milione di euro.
L’Inghilterra sembra dunque un terreno molto fertile per questi nuovi attori nel mercato immobiliare.
Secondo i dati raccolti da Homstate.it le agenzie online potrebbero aver già il 10% del mercato immobiliare britannico in poco più di 3 anni.
Ivan Laffranchi, fondatore e Ceo di Homstate.it, ci spiega il nuovo metodo di lavoro adottato dalle agenzie online:
“Le agenzie dematerializzate sono dei professionisti dell’immobiliare che propongono un offerta ibrida.Concretamente, propongono di vendere un immobile di un proprietario per una somma fissa, sovente molto meno cara rispetto alle agenzie tradizionali.
In seguito accompagnano il cliente in tutte le fasi. Innanzitutto si occupano di tutta la parte marketing della messa in vendita.
Il cliente ha l’impressione di essere in totale autonomia ma beneficia di assistenza completa.
Le agenzie online hanno dematerializzato l’insieme del processo di vendita e un vero agente immobiliare si occupa della parte di transazione al momento della trattativa.
Per quanto concerne il cliente compratore, queste piattaforme propongono un’esperienza di ricerca leggermente superiore a quella dei portali“.
In effetti le agenzie online hanno sviluppato delle soluzioni che permettono di fluidificare la ricerca e la transazione. Questo passa attraverso visite virtuali, funzioni di prenotazione delle visite online e algortimi capaci di matchare il profilo dell’acquirente con un annuncio che gli corrisponde.
Le agenzie online adottano un sistema simile a un marketplace.
L’utilizzatore realizza la sua ricerca, la piattaforma si incarica di incrociare i criteri dell’acquirente con l’immobile e automatizzare il contatto.
Centralizzano l’informazione e al posto di posizionarsi sulla vendita dell’annuncio valorizzano la transazione.
E’ un approccio che piazza le agenzie online a metà tra i portali e le agenzie immobiliare tradizionali.
Le agenzie online fanno, come lo indica il nome, il loro sviluppo principalmente su internet. Un posizionamento che impatta sulla loro comunicazione e sui servizi offerti. Il solo momento in cui i loro agenti prendono vita nella vita reale, è al momento della valutazione e quando si spostano per concludere una transazione.
Di conseguenza queste piattaforme si focalizzano sullo sviluppo di un valore aggiunto online.
Questo gli permette di posizionarsi con dei prezzi molto aggressivi e un business model differente, privilegiando il pagamento di un forfait piuttosto che funzionare con l’abituale sistema di commissioni e poiché le piattaforme si basano su una infrastruttura principalmente dematerializzata hanno dei costi molto meno elevati di un’agenzia immobiliare tradizionale.
Il loro principale argomento di marketing: un prezzo di servizio per il cliente da 3 a 7 volte meno caro di un’agenzia tradizionale.
Le agenzie online si stanno quindi installando sul mercato immobiliare in tutto il mondo. Oggi sono già in Inghilterra, Australia, Stati Uniti, Francia e in Italia con Homstate.it che appena nata già raccoglie un incarico al giorno e gestisce decine di appuntamenti direttamente online attraverso la piattaforma web.
La piattaforma italiana, che dopo 6 mesi di test su Torino prepara l’espansione verso il resto della regione e verso la Lombardia, è alla ricerca di investitori per accelerare la crescita su tutto il territorio e secondo il suo fondatore Laffranchi “le tradizionali agenzie immobiliari su strada faranno la fine delle cabine telefoniche perché questo modello di business è l’evoluzione più grande che il mercato immobiliare non vedeva dall’avvento dei franchising immobiliari negli anni 80″.