Le carceri sono istituzioni vitali per la società in tutto il mondo. Il loro scopo è rieducare e riformare i detenuti. Tuttavia, alcune prigioni sono diventate tristemente famose per le condizioni disumane, la violenza diffusa e le storie di orrore che si verificano dietro le sbarre.
Cosa rende un carcere così tristemente famoso
Se il successo del sistema detentivo, in qualunque parte del mondo, si basa su un programma di rieducazione ben articolato, l’insuccesso ha origine da condizioni detentive che non rispettano la dignità della persona. Problemi comuni a tanti istituti di pena in tutto il mondo:
- Sovraffollamento: molte di queste prigioni soffrono di un sovraffollamento estremo, che porta a condizioni disumane e un alto livello di violenza tra i detenuti.
- rivolte e violenze: alcune carceri sono state il palcoscenico di rivolte violente, spesso a causa delle cattive condizioni di vita e del trattamento disumano dei detenuti.
- Criminali celebri: la presenza di criminali noti all’interno delle carceri contribuisce alla loro fama.
- Condizioni disumane: le carceri sono note per le loro condizioni igieniche precarie, la mancanza di cure mediche adeguate e il trattamento brutale dei detenuti.
- Inefficacia delle autorità carcerarie: in molti casi, le carceri famigerate sono il risultato dell’incapacità delle autorità carcerarie di mantenere il controllo e di garantire il rispetto dei diritti umani dei detenuti.
Le carceri più famigerate nel mondo: dagli Stati Uniti..
Alcuni penitenziari incarnano talmente in profondità le caratteristiche appena citate da essere diventati famosi in tutto il mondo:
Alcatraz, San Francisco, Stati Uniti. Situata al largo delle coste di San Francisco, in California, Alcatraz è forse la prigione più famosa del mondo. Fondata nel 1934, era nota come la “Roccia” ed è diventata un simbolo di massima sicurezza. La sua fama deriva dalla presenza di criminali celebri come Al Capone e la sua reputazione di essere inaccessibile. La prigione è stata chiusa nel 1963 ed è ora un’attrazione turistica.
La Santa María, Cuenca, Ecuador. La Santa María, conosciuta anche come “La Prigione dei Dolori”, è famosa per le sue condizioni disumane e il sovraffollamento. Questa prigione ecuadoriana ospita criminali pericolosi e si è guadagnata una triste notorietà a causa di rivolte, violenze e una mancanza di controllo da parte delle autorità carcerarie.
Prigione Centrale di Bang Kwang, Bangkok, Thailandia. Conosciuta anche come “Bangkok Hilton” o “Prigione della Morte”, questa prigione è famosa per le sue condizioni estremamente dure. I detenuti sono costretti a trascorrere gran parte del loro tempo in catene, e le pene di morte sono eseguite per reati gravi. La reputazione della prigione è legata all’alto tasso di suicidi tra i detenuti e alle condizioni di vita spaventose.
Penitenziario Carandiru, San Paolo, Brasile. La prigione di Carandiru è stata una delle carceri più grandi e sovraffollate del Brasile. È diventata famosa a livello internazionale a causa di una violenta rivolta nel 1992, in cui più di 100 detenuti sono stati uccisi. La struttura è stata chiusa nel 2002 ed è stata demolita nel 2005.
… all’America latina
La Sabaneta, Maracaibo, Venezuela. Le carceri venezuelane, tra cui La Sabaneta, sono stato oggetto di molta attenzione a causa del loro estremo sovraffollamento, delle condizioni igieniche precarie e della presenza di potenti bande criminali al loro interno. La Sabaneta è conosciuta per il suo sovraffollamento estremo e per le violenze che vi avvengono regolarmente.
San Pedro, La Paz, Bolivia. San Pedro è una prigione dove le regole tradizionali delle carceri sembrano non esistere. Qui le famiglie dei detenuti vivono all’interno delle mura, e i detenuti gestiscono un’economia interna basata sulla produzione e la vendita di coca e altre droghe. La notorietà di San Pedro deriva dalle condizioni di vita uniche e dalla sua storia di criminalità organizzata.
La Sante, Parigi, Francia. La Sante è stata una delle carceri più famose in Europa ed è conosciuta per aver ospitato alcuni dei criminali più noti della Francia, tra cui Jacques Mesrine. La prigione è stata chiusa nel 2014, ma ha lasciato un’eredità di fughe spettacolari e rivolte violente.
In copertina foto di Marcello Rabozzi da Pixabay