Le misure inserite nel Decreto CuraItalia in campo sanitario tendono al rafforzamento del Sistema Sanitario Nazionale attraverso l’incremento dei posti letto nelle terapie intensive e del personale medico e infermieristico. A tale scopo la laurea in medicina conseguita nel 2020, causa Coronavirus, sarà abilitante all’esercizio della professione medico chirurgica. La novità immetterà nel sistema sanitario 10.000 nuovi medici da subito.
Come si accede alla professione medica
Il cammino formativo che porta al conseguimento della laurea specialistica in Medicina e Chirurgia consta di cinque anni, durante i quali si sostengono i relativi esami utili al conseguimento dei CFU, e di un sesto anno di tirocinio professionalizzante che prevede il rilascio di ulteriori CFU. Il tirocinio va svolto presso strutture ospedaliere pubbliche come i policlinici, gli ospedali di aziende ASL, ambulatori di medicina generale convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale. Alla fine del percorso si sostiene l’esame di laurea discutendo una tesi. Come step successivo va sostenuto un esame di abilitazione che dà l’iscrizione all’albo professionale dei medici. Da questo momento in poi si può esercitare la professione medica.
Cosa prevede il decreto CuraItalia
Per fronteggiare in modo efficace l’emergenza Coronavirus il nostro Sistema Sanitario Nazionale ha bisogno di ulteriori posti letto in terapia intensiva e un maggior numero di sanitari al lavoro nelle strutture ospedaliere. Per incrementare i posti letto il Decreto ha stabilito che si farà uso anche alle strutture private che dovranno mettere a disposizione attrezzatura e personale. Quanto all’aumento del numero dei sanitari, saranno immediatamente assunti circa 10.000 infermieri e altrettanti medici. L’ostacolo per questi ultimi è stato aggirato con una misura ad hoc del Decreto entrato in vigore due giorni fa. La laurea in medicina diventa abilitante. Per contrastare il Coronavirus la laurea in medicina conseguita nel 2020 dà automaticamente l’abilitazione alla professione medica. In pratica, i neolaureati non dovranno sostenere l’esame di abilitazione per esercitare la professione in quanto farà fede la valutazione ottenuta durante il peiodo del tirocinio.
Le altre misure in campo sanitario per l’emergenza Coronavirus
Rendere abilitante la laurea in medicina conseguita nel 2020 per l’emergenza Coronavirus è solo una delle misure previste per contrastare il virus. Secondo il Decreto, infatti, la Protezione Civile potrà requisire presidi sanitari e medico-chirurgici e beni mobili utili. Le Prefetture avranno il potere di requisire alberghi e strutture analoghe per accogliere le persone in sorveglianza sanitaria. Sarà inoltre potenziato il personale medico e infermieristico militare con una ferma eccezionale di un anno. L’emergenza Coronavirus è ancora ben lontana dall’essere risolta e altri provvedimenti sono attesi nel mese di aprile.