L’uscita infelice sui social della cantante Laura Pausini sulla morte di Diego Armando Maradona ha sollevato un polverone di polemiche. Chi si divide, chi è dalla parte della cantante e chi dalla parte del recentemente scomparso Pibe de Oro. Quello che rimane, però, è il giudizio su Maradona che in tanti stanno lasciando in maniera, forse, non necessaria in questo momento di lutto.
Laura Pausini sulla morte di Maradona
La morte di Diego Armando Maradona ha fatto il giro del mondo, scuotendo miliardi di appassionati di calcio in tutto il mondo e polarizzando l’attenzione dell’opinione pubblica. Tra i tantissimi messaggi di cordoglio che sono arrivati per commentare la notizia, anche Laura Pausini ha voluto dire la sua, ricordando che il 25 novembre è la data in cui si celebra la Giornata contro la violenza sulle donne.
“In Italia fa più notizia l’addio ad un uomo sicuramente bravissimo a giocare al pallone, ma davvero poco apprezzabile per mille cose personali diventate pubbliche, piuttosto che l’addio a tante donne maltrattate, violentate, abusate – ha scritto la cantante su Instagram – Oggi non sono la notizia più importante di questo paese, nonostante questa mattina ne abbia perse altre due. Non so davvero che pensare”. Il post, poi eliminato, ha scatenato un dibattito che ha spaccato il web, tra chi sostiene la cantante romagnola e chi piange la scomparsa dell’iconico campione argentino.
Fiorella Mannoia, in disaccordo con la collega, ha risposto tramite Twitter: “Se Michael Jackson fosse morto ieri sarebbe successa la stessa cosa. Quando se ne vanno uomini così amati nel mondo intero è logico che succeda questo. Non ha scelto lui di morire nella giornata mondiale contro il femminicidio. Anche basta con questa polemica becera“.
Giudizio non richiesto?
Quello di Laura Pausini non è il primo messaggio critico riguardo la morte di Diego Armando Maradona. Giudizi sulla vita privata del Pibe de Oro, sul suo passato, su quello che ha fatto e su quello che ha commesso di sbagliato durante tutta la sua vita. Commenti e giudizi che in un momento come questo non fanno certo piacere soprattutto per un campione come lui che mai si è dichiarato esempio per qualcuno.
Altro esempio di ricordo amaro verso Diego Armando Maradona è quello di Shilton. L’ex portiere della nazionale inglese, a distanza di 30 anni, non ha mai digerito la “mano de Dios” di Diego durante il quarto di finale del mondiale di Messico ’86 dichiarando:
"Sono rattristato nell'apprendere della sua scomparsa in così giovane età e il mio pensiero va alla sua famiglia. Diego è stato il più grande giocatore che abbia mai affrontato, ma la cosa che non mi piace è che non si è mai scusato per quello che è successo. Non ha mai ammesso di aver barato. Nel corso degli anni ci sono stati alcuni tentativi, ma non siamo mai riusciti a incontrarci. Io gli avrei stretto la mano, ma non ho mai avuto l'impressione che questa cosa sarebbe mai potuta succedere. La maggior parte dei giocatori che erano in campo in quella partita in Messico ancora oggi la pensa come me".
Giudizio pesante, non certo coi migliori dei tempismi soprattutto perché lo stesso Diego non ha mai fatto mistero che quel gol fu realizzato effettivamente con la mano.
Dove ci sono le critiche, arrivano anche i bei ricordi
Se da una parte troviamo tante persone che non riescono proprio a giudicare la vita di Diego Armando Maradona, dall’altra troviamo chi del Pibe de Oro ha un ricordo dolce. Ritornando a Shilton, all’ex portiere è arrivata la risposta di un’altra leggende del calcio inglese ovvero Gascoigne.
Gazza ha analizzato la questione da un altro punto di vista: "Maradona è stato un'icona, la gente torna sempre sulla storia della 'Mano de Dios' ma è così che Shilton è diventato famoso. Shilty, è quel gol che ti ha fatto conoscere". L'ex portiere inglese è stato al gioco e ha risposto divertito: "Grazie Gazza, anche se poi ho giocato per altri vent'anni dopo quella partita".