Il latte trattato con raggi UV potrà essere immesso sul mercato nell’Unione quale nuovo prodotto alimentare: con livelli massimi di vitamina D ottenuti stabiliti nell’allegato II della presente decisione, fatte salve le disposizioni particolari del regolamento (CE) n. 1925/2006 (che riguarda proprio l’aggiunta di vitamine e minerali agli alimenti).
E’ il risultato della decisione di esecuzione (UE) 2016/1189 della commissione europea che autorizza l’immissione sul mercato del latte trattato con raggi UV quale nuovo prodotto alimentare a norma del regolamento (CE) n. 258/97 del Parlamento europeo e del Consiglio.
Il processo di trattamento con raggi ultravioletti consente al latte di aumentare il naturale contenuto di vitamina D. Recentemente, sta emergendo come i fabbisogni di vitamina D potrebbero essere più alti, in ragione di una carenza molto diffusa nella popolazione adulta.
Lo scorso 2015, l’Efsa (European Food Safety Authority) aveva dato parere favorevole sulla sicurezza alimentare del novel food. La denominazione del latte trattato con raggi UV autorizzato sull’etichettatura dei prodotti alimentari è «latte trattato con raggi UV».
Se il latte trattato con raggi UV contiene un quantitativo di vitamina D considerato significativo ai sensi dell’allegato XIII, parte A, punto 2, del regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, la denominazione sull’etichettatura deve essere accompagnata dalla dicitura «contiene vitamina D prodotta attraverso il trattamento con raggi UV» o «latte contenente vitamina D risultante dal trattamento con raggi UV».