L’arte ready-made è un movimento artistico che ha rivoluzionato la concezione tradizionale dell’arte, proponendo un nuovo modo di intendere l’oggetto d’arte. L’idea di utilizzare oggetti comuni e quotidiani come opere d’arte è stata sviluppata per la prima volta da Marcel Duchamp, un artista francese che ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo di questo movimento.
Perché si chiama arte ready-made?
Il termine “ready-made” deriva dal francese “objet trouvé”, ovvero oggetto trovato. L’arte ready-made consiste nell’utilizzo di oggetti comuni, spesso di uso quotidiano, trasformati in opere d’arte attraverso il loro inserimento in un contesto artistico. L’idea principale è quella di esporre l’oggetto in un ambiente che lo valorizzi come opera d’arte, senza alterarne in alcun modo la forma o la funzione originale.
Chi fu uno dei massimi rappresentanti?
Il primo esempio di arte ready-made lo abbiamo tramite Marcel Duchamp nel 1917 con l’opera “Fontana”, un urinale firmato con lo pseudonimo “R. Mutt” e presentato come opera d’arte al salone della Society of Independent Artists di New York. Questo gesto provocatorio suscitò grande clamore e indignazione tra i critici d’arte e il pubblico, ma allo stesso tempo fece nascere un nuovo modo di intendere l’arte e la creatività.
Quanto influenzò l’arte del tempo?
L’arte ready-made ha influenzato molti artisti successivi, tra cui Andy Warhol, che ha utilizzato oggetti comuni come le lattine di zuppa Campbell e le bottiglie di Coca-Cola per creare opere d’arte che riflettono la cultura di massa e il consumismo. Anche Robert Rauschenberg e Jasper Johns hanno utilizzato oggetti comuni nelle loro opere, creando collage e assemblaggi di oggetti che rappresentano la cultura americana del loro tempo.
Ma l’arte ready-made non si limita solo all’utilizzo di oggetti comuni. L’idea arrivò anche ad altri campi artistici, come la musica e la poesia. John Cage, ad esempio, ha creato composizioni musicali utilizzando suoni casuali e oggetti trovati, mentre la poesia visiva degli anni ’60 e ’70 ha utilizzato parole e immagini di uso comune per creare opere d’arte che sfidano le convenzioni tradizionali della poesia.
Quale fu il suo impatto?
L’arte ready-made ha avuto un impatto significativo sulla storia dell’arte, in quanto ha rappresentato una sfida alle convenzioni tradizionali e ha aperto la strada a nuove forme di espressione artistica. Ha inoltre messo in discussione il ruolo dell’artista e la sua capacità di creare opere d’arte originali, spostando l’attenzione sul concetto e sulla creatività invece che sulla tecnica e sulla forma.
Foto di Stefan Schweihofer da Pixabay