Coordinare e armonizzare le attività, le infrastrutture e i data service nazionali nei Paesi dell’Europa centrale e occidentale, per valorizzare e sfruttare le iniziative locali e tematiche degli Stati membri dell’UE al fine di costruire un Open Science Cloud europeo basato su dati open science. È questo l’obiettivo del progetto triennale EOSC-Pillar, lanciato recentemente nel corso di un evento al MIUR Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, e che rientra nell’ambito di una serie di iniziative analoghe che include EOSC-Nordic, NI4OS-Europe, EOSC Synergy and ExPaNDS. Promosso dalla Commissione Europea, EOSC sarà una piattaforma, un ambiente virtuale con servizi aperti e continui per l’archiviazione, la gestione, l’analisi e il riutilizzo dei dati prodotti dalla ricerca scientifica, al di là delle frontiere nazionali e delle singole discipline.
“Il nostro contributo a EOSC riguarda diversi ambiti – spiega Laura Perini responsabile nazionale del progetto per l’INFN – l’INFN ha, infatti, un ruolo nella parte organizzativa, dove ha la responsabilità della concertazione con la governance di EOSC e con le altre iniziative EOSC, e del consolidamento delle iniziative nazionali. “Inoltre, lavorerà alla costruzione di una comune infrastruttura di calcolo e dati, dove ha la responsabilità dell’elaborazione delle linee guida e delle procedure per l’integrazione dei servizi oggi esistenti”. “Infine, è responsabile della fase pilota dell’utilizzo dell’infrastruttura nel campo dei beni culturali, e dell’integrazione dei dati eterogenei tipici di questi studi e fornirà un contributo rilevante nell’utilizzo dell’infrastruttura per la bioinformatica”, conclude Perini.
Il progetto, condotto dal GARR, vede la partecipazione oltre che dell’INFN, che riceve un contributo di oltre 500mila euro, anche di molte istituzioni italiane e di Austria, Belgio, Francia e Germania: CINECA, CMCC, CNR, e Trust-IT per l’Italia, l’Università di Vienna per l’Austria, l’Università di Ghent per il Belgio, CINES, CNRS, IFREMER, INRA, INRIA e INSERM per la Francia, e DKRZ, Fraunhofer, GFZ e KIT per la Germania.
EOSC prevede ora una prima fase di analisi del contesto nazionale ed europeo sulla base della quale si procederà poi alla successiva fase di progettazione e programmazione delle attività da implementare. Questo progetto è un ulteriore passo avanti nella strategia dell’Ente che vede l’infrastruttura di calcolo creata e mantenuta in opera per gli esperimenti a LHC essere uno degli elementi fondanti della EOSC a livello nazionale.