L’allenamento del cavallo selvatico è un testo cinese, in cui attraverso tredici illustrazioni quasi tutte raffiguranti un uomo che cerca di domare un cavallo selvatico, l’autore cerca di offrire un vero e proprio manuale per dominare la mente.
Nelle raffigurazioni a rappresentare la mente è il cavallo selvatico, mentre il domatore, rappresenta la propria forza di volontà o una parte del proprio essere ancora più intima e profonda della mente, ogni immagine è accompagnata da una poesia che descrive i passi da compiere per realizzare il dominio della proria mente.
In principo il cavallo/mente viene raffigurato come pericolosamente selvatico, rappresente infatti una mente senza controllo, agitata e confusa, in questo stato il cavallo/mente compie innumerevoli azioni che vanno a proprio danno, infatti la mente nei primi tentativi di addestramento può facilmente perdersi in quelli che nella cultura cinese vengono chiamati “Tre veleni”:
- avidità
- rabbia
- ignoranza
o petrebbe vivere in modo non armonioso i “quattro ostacoli”:
- alcol
- sesso
- ricchezza
- rabbia
Il programma del cavallo selvatico, dopo i primi step, prevede un profondo impegno nella pratica della meditazione e in esercizi spirituali, volti a far uscire la parte più intima e profonda del praticante.
Alla fine del programma, il cavallo (la mente), diventerà il più prezioso alleato della propria vita, completamente in sintonia con il suo cocchiere.
L’autore del testo è il monaco taoista Gao Daokuan nato nel 1195 d.C. appartenente alla III generazione della corrente Quanzhen, iniziato da due importanti maestri che a loro volta ebbero come maestri due dei fondatori della corrente monacale taoista, Ma Danyang e Qiu Chuji. Gao Daokun dopo una giovinezza segnata da vicende di guerra (fu costretto dalla guerra alasciare il proprio villaggio di origine) decise di abbandonare gli agi della vita confortevole che la propria famiglia gli permetteva di avere, per vivere seguendo i principi della vita taoista. Come gesto di compassione nei confronti dei giovani che iniziavano il percorso del allenamento taoista, decise di scrivere questo manuale.
Questo testo ancora non ha una versione tradotta in italiano, anche perché non gode di molta popolarità, tuttavia il prof. Lous Komjathy docente di teologia dell’università di San Diego, ha tradotto il testo in inglese e analizzato accuratamente il contenuto.