“I meridionali in molti casi sono inferiori” le dichiarazioni razziste di Vittorio Feltri contro gli abitanti del Sud Italia deflagrano come una bomba in piena pandemia. L’ex direttore di Libero non è nuovo a questo tipo di affermazioni in più l’emergenza epidemiologica con tutta la sua gravità ha acuito la rivalità tra Nord e Sud e alimentato vecchi e stupidi stereotipi. Tuttavia l’ultima diffida dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) sulle frasi di Feltri, è indirizzata a Mediaset, ritenuta responsabile del comportamento dei suoi dipendenti.
La diffida di Agcom a Mediaset per le frasi di Feltri
La lettera di diffida dell’Agcom nei confronti di Rete 4 segna un capitolo importante nel contrasto all’hate speech. Un forte argine a quel fiume di parole che istigano all’odio contro minoranze o contro soggetti vittime di stereotipi. Il passo è importante perché non stiamo più parlando di un singolo uomo, come Vittorio Feltri, le cui dichiarazioni hanno fatto tanto discutere e suscitato sdegno. Non parliamo di Feltri come colui che è stato più volte segnalato alla Commissione Disciplinare e che alla fine ha scelto il ritiro dall’Ordine dei Giornalisti. Parliamo di un programma televisivo nel corso del quale, il suo conduttore, al sentire frasi che incitano all’odio mostra acquiescenza invece di prendere chiaramente e apertamente le distanze. Un comportamento che si sarebbe verificato anche in un’altra puntata dello stesso programma in risposta ad alcune dichiarazioni di un’altra ospite, Iva Zanicchi, sui migranti. Parliamo, quindi, di un’emittente televisiva che, in quanto tale, non garantisce il rispetto per le persone. Nella stessa lettera Agcom segnala anche “Zoo 105”, un programma dell’emittente Radio 105 per l’uso di espressioni dal contenuto denigratorio.
“Il fatto che la Lombardia sia andata in disgrazia per via del Coronavirus ha eccitato gli animi di molta gente che è nutrita di un sentimento di invidia e di rabbia nei nostri confronti perché subisce una sorta di complesso di inferiorità. Io non credo ai complessi di inferiorità. Credo che i meridionali in molti casi siano inferiori.”
Vittorio Feltri ospite il 21 aprile al progrmma “Fuori dal coro”
Contrasto all’odio
L’atto formale compiuto dall’Agcom ha un’enorme importanza nella lotta in difesa della dignità umana. È un atto che va a colpire un sistema che sotto la bandiera dell’informazione alimenta l’odio e il razzismo. Non si individuano, infatti, i colpevoli di affermazioni razziste, ma i canali di comunicazione che non prendono posizione apertamente contro queste dichiarazioni.
Cosa accadrà ora
Secondo la Delibera 157/19, che ha dotato l’Agcom di un regolamento per il contrasto all’hate speech, la violazione al principio di non discriminazione può essere circoscritta a un episodio o essere anche sistematica. La diffida, così come formulata nei confronti della rete Mediaset, intravede nel comportamento dell’emittente una condotta sistematica che prevede un procedimento sanzionatorio. Se il soggetto diffidato reitera nella condotta illecita può applicare una sanzione amministrativa il cui importo varia dai 10.300 ai 258.000 euro.