Che regina sarebbe stata Lady Diana? Sono in molti a chiederselo soprattutto da quando la regina Elisabetta è morta e il figlio Carlo è salito al trono. Al fianco del neo re c’è Camilla, anzi la regina Camilla, ma il pensiero, durante la cerimonia d’incoronazione, è inevitabilmente andato alla “principessa triste”. Impegnata sul versante umanitario, empatica e sincera, la principessa Diana si è saputa conquistare un posto d’onore nel cuore del popolo britannico. Non stupirebbe se le venisse dedicato un nuovo film, stavolta non biografico ma di pura fantasia per immaginare un mondo con lei sul trono con tanto di corona sul capo.
Chi era Lady Diana, la principessa triste?
Lady Diana, il cui nome completo era Diana Frances Spencer, proveniva da una famiglia aristocratica britannica. Le sue origini risalgono a diversi secoli di storia e nobiltà.
La famiglia Spencer era una delle famiglie aristocratiche più antiche e influenti del Regno Unito. Il padre di Diana, John Spencer, era l’8º conte Spencer. La famiglia Spencer possedeva diverse tenute terriere e aveva una lunga storia di servizio militare e politico.
Le origini di Diana si estendevano anche a importanti figure storiche. Ad esempio, era imparentata con Winston Churchill, uno dei più noti leader britannici del XX secolo. Inoltre, era imparentata con la famiglia reale britannica attraverso sua madre, Frances Shand Kydd.
Sua madre era la viscontessa Althorp prima del suo matrimonio con John Spencer.
Negli anni del suo matrimonio con l’allora principe Carlo, affrontò una serie di difficoltà e sfide personali molto dure. La relazione con Carlo tutt’altro che serena, la costante esposizione mediatica e le aspettative della famiglia reale, resero quella parte della sua vita un vero inferno. Solo l’amore e la cura per i suoi due figli William e Harry le dava la forza per esprimere appieno la sua personalità. Una cura che ha mantenuto anche dopo il divorzio dal principe Carlo.
L’impegno umanitario contro AIDS e mine antiuomo
Dopo il divorzio dal principe Carlo nel 1996, Lady Diana ha cercato di costruire una vita indipendente. Pur se non non essendo più ufficialmente un membro della famiglia reale britannica, Diana ha continuato a essere molto attiva nel suo lavoro umanitario e nel suo impegno per le cause sociali.
Si è concentrata maggiormente sul suo lavoro umanitario, continuando a sostenere varie organizzazioni e cause. Era particolarmente coinvolta nella sensibilizzazione contro le mine terrestri e nella lotta contro l’AIDS. Ha visitato diversi paesi in tutto il mondo per portare attenzione a queste domande. Ovunque era accolta con affetto e come una vera principessa.
The Revenge Dress
In questo breve e umile ricordo di una figura che, anche se non è mai salita al trono, ha fatto la storia del Regno Unito, non vogliamo dimenticare la Diana donna. Una persona profondamente ferita dal tradimento del marito confessato anche pubblicamente. Proprio in quell’occasione, subito dopo la confessione di Carlo, durante un’intervista televisiva, Diana partecipò a una serata di gala presso la Serpentine Gallery di Londra. Si presentò all’evento con un abito disegnato dalla stilista greca Christina Stambolian: un miniabito con scollatura a cuore e orlo asimmetrico che lasciava scoperte le spalle oltre che parte delle gambe. Una vera rivoluzione rispetto alle regole che i reali erano tenuti a osservare in materia di abbigliamento. L’abito, creato apposta per Lady D, fu subito soprannominato dalla stampa il “Revenge Dress”, l’abito della vendetta. Un messaggio, in realtà, con il quale Diana rivendicava la sua forza e la sua indipendenza di fronte alla pubblica umiliazione.
In copertina foto di Mariusz Matuszewski da Pixabay