Lo scorso 22 Marzo si è celebrata la giornata mondiale dell’acqua, ricorrenza istituita intorno al 1992 dalle Nazioni Unite con lo scopo di sensibilizzare opinione pubblica, aziende e governi sul tema della gestione e dello spreco delle risorse idriche e della cura degli habitat acquatici.
Sia che si parli di multinazionali che di piccole attività domestiche la giornata dell’acqua fornisce un unico momento di riflessione sul tema: le risorse idriche universali non sono infinite e, dunque, è nostro primario interesse preservarle quanto più si riesce a fare. Non bisogna pensare, dunque, che gli sprechi che avvengono quotidianamente fra le mura di casa non abbiano alcuna conseguenza sullo scenario globale, anzi, possono, invece, rappresentare un importante tassello della catena energetica. E’ importante, dunque, saper adottare una diligente condotta idrica anche in casa, buone abitudini risparmiatrici potrebbero contribuire ad aiutare l’intero sistema.
Viviamo in una società in cui siamo abituati ad avere disponibilità del cosiddetto “oro blu” in ogni momento della nostra giornata e in ogni luogo della nostra quotidianità, tuttavia, è sbagliato pensare che questa inestimabile fonte di vita sia inesauribile o ben distribuita. Si pensi che secondo l’Unep (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente), in Africa le persone che non hanno accesso alle risorse idriche sono passate dai 29 milioni del 1990 ai 57 milioni del 2008. Numeri impressionanti che, però, esprimono benissimo quali sono le proporzioni dell’approvvigionamento idrico del luogo.
L’approvvigionamento idrico è una questione che interessa tutti i Paesi del mondo ed è un problema reale e concreto, la superficie terrestre è si formata per il 71% di acqua tuttavia questa è per il 97% acqua salata, per il 68,9% acqua dolce presente in ghiacciai e nevi perenni e il 29,9% è presente nel sottosuolo, ne consegue facilmente l’intuizione che l’acqua accessibile al consumo diretto dell’uomo ammonta a circa l’1% della disponibilità idrica mondiale.
Sarebbe utile, quindi, adoperarsi per limitare lo spreco in casa propria e contribuire all’economia idrica globale con qualche piccolo accorgimento.
· Il controllo delle tubature. Il consiglio principe per eccellenza è quello di controllare con cadenza stabilita lo stato dell’impianto idrico e delle tubature. Anche un solo rubinetto gocciolante può consumare decine di litri di acqua al giorno. Per controllare che non vi siano episodi del genere in casa bastano poche semplici mosse, basta appuntare su un taccuino il consumo presente sul contatore idrico prima di andare a letto e ricontrollarlo la mattina, se il consumo è diverso è molto probabile che ci sia una piccola disfunzione dell’impianto.
· Il Frangigetto. Si tratta di un piccolo meccanismo applicabile ai rubinetti casalinghi che miscelano all’acqua una piccola quantità di aria che rende il getto più leggero ma allo stesso tempo efficace e che consente di risparmiare molte migliaia di litri di acqua all’anno.
· Chiusura del rubinetto. Si tratta di una condotta diligente che tutti dovremmo adottare, mentre ci si lava i denti o si fa la barba, sarebbe bene sospendere il getto dell’acqua attraverso la chiusura del rubinetto.
· Gli elettrodomestici. Nell’utilizzo di lavatrici e lavastoviglie sarebbe opportuno scegliere i programmi di tipo ecologico e sempre a pieno carico. Anche nell’acquisto qualche accorgimento non guasta, scegliere una lavastoviglie o una lavatrice “attente allo spreco” può fare la differenza. Si pensi che possono esserci divari nel consumo di acqua che si aggirano dai 16 ai 23 litri per lavaggio sulle lavastoviglie e addirittura da 50 a 100 litri per le lavatrici.
· Il WC. Ogni volta che si tira lo sciacquone si consumano circa 7 litri di acqua. E’ bene, dunque, non utilizzarlo come un bidone dell’immondizia e magari adottare qualche piccolo accorgimento come ad esempio gli scarichi intelligenti che si compongono di pulsanti che interrompono il flusso di acqua o quelli che lo regolano. Per i più maccheronici, invece, si può inserire una bottiglia di plastica piena di acqua e di qualche sassolino nella cassetta in modo da limitare il caricamento dell’acqua e, di conseguenza, la quantità d’acqua scaricata durante lo sciacquone.
· Doccia. Preferire la doccia al bagno caldo contiene decisamente il consumo idrico.
· Giardinaggio. Il momento della giornata migliore per irrigare il giardino è nelle ore serali, il terriccio sarà meno caldo poiché il sole sarà calato e dunque l’acqua sarà assorbita nel migliore dei modi. Usare acqua già utilizzata per il lavaggio di ortaggi in cucina, per esempio, rappresenta un altro buon consiglio per risparmiare un po’.
· Lavaggio dell’auto o degli ortaggi. In genere per lavare l’auto si utilizza acqua per un periodo di circa 30 minuti, sarebbe opportuno utilizzare un secchio pieno in modo da risparmiare all’incirca 130 litri di acqua potabile a ogni lavaggio. Stesso discorso per gli ortaggi, anziché usare l’acqua in flusso continuativo si può usare una ciotola con del bicarbonato ottimo anche per disinfettare.
· Lavaggio dei piatti. Premesso che la lavastoviglie consuma meno acqua, se proprio bisogna lavare i piatti a mano, meglio farlo riempendo il lavabo. A questo proposito una chicca: l’acqua di cottura di patate, riso o pasta è un ottimo sgrassante, se usata per il lavaggio dei piatti permette di risparmiare non solo acqua ma anche detergente.
· Acqua piovana. Ancora una ultima informazione per chi volesse primeggiare. Raccogliere l’acqua piovana e riutilizzarla per il lavaggio di auto o l’irrigazione del giardino permette di risparmiare sino al 50% dell’acqua per uso domestico.
Dall’industria, invece, arrivano delle invenzioni niente male per il contenimento degli sprechi idrici. Un noto marchio di design ha inventato, grazie alla tecnologia si Philippe Starck, un miscelatore da lavabo molto singolare che ha un consumo di circa 3,5 lt/m contro i 7/8 lt/m dei normali miscelatori in commercio. Si tratta di una sorta di microdoccia dotata di 90 ugelli che anche a getto minimo riescono a dare corpo al flusso. Il rubinetto consente di arrivare a una capacità massima di 5lt/m, dunque, anche a massimi livelli il risparmio è assicurato.
Anche il vaso si rivoluziona all’insegna del rispetto dell’acqua. Si tratta di un WC più “essenziale” e minimal in modo da minimizzare il quantitativo di acqua necessario per la detersione. Design ma non solo, un sistema integrato di risciacquo molto innovativo ed efficace anche a ridotte quantità di acqua; si tratta di un sistema che attraverso il gioco di pressione e angolazione del getto garantisce la totale pulitura del vaso con un quantitativo di acqua che si aggira intorno ai 4 litri contro i 7 dei normali sistemi.