Arriva l’approvazione a colpi di fiducia dell’ennesima ‘legge porcata’ del governo berlusconi: la privatizzazione dell’acqua. Italia sempre più in basso nel convivere civile!
Con 320 voti a favore e 270 contrari, il governo incassa la sua fiducia numero 26 in 18 mesi di legislatura, posta stavolta sul decreto Ronchi, il cui ‘cuore’ é la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, compresa l’acqua. Il testo, che era stato già approvato dal Senato, viaggia ora verso il via libera definitivo.
La maggioranza ha difeso il provvedimento, nel cui testo al Senato è stata inserita la liberalizzazione della gestione delle risorse idriche sotto l’indirizzo generale del settore pubblico.
Solo l’Idv si lancia un un duro attacco verso il governo accusandolo, con Leoluca Orlando, che lamenta “uno stravolgimento del ruolo del Parlamento a colpi di fiducià ” e di una scelta del governo nella direzione “di dare la gestione dell’acqua ai mafiosi, ai camorristi ed alle multinazionali”, mentre nel resto di Europa “la strada seguita é quella di riportare al pubblico la gestione delle risorse primarie come, appunto, quelle idriche.
Insomma, soprattutto al sud con questo decreto si fa sì che la gestione dell’acqua passi dai mafiosi con la coppola e la lupara a quelli dei nostri giorni, in doppiopetto e con la faccia delle multiutility”.
”Ancora una volta, viene meno la collaborazione e il rispetto delle competenze”. Cosi’ il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, ha risposto ad una domanda sul dl Ronchi. Per Errani si tratta di ”una forzatura che non ci convince nel metodo mentre sul merito, la prossima settimana, assumeremo posizioni coerenti”.