Tutto ebbe inizio con Harry Colebourn, un veterinario canadese arruolatosi per combattere in Europa durante la Prima Guerra Mondiale.
Il giovane nacque a Winnipeg, una ridente cittadina del Manitoba caratterizzata per lo più dai bellissimi paesaggi ricchi di fiumi e laghi. Colebourn, come la maggior parte dei suoi amici, decise di arruolarsi e nel 1914 si presentò al Canadian Army Veterinary Corps, intendeva prendersi cura dei cavalli dell’esercito sul fronte occidentale. Per arrivare a destinazione, nel Quebec, i soldati arruolati dovevano effettuare un viaggio in treno di oltre 2000 kilometri. La traversata prevedeva moltissime soste e, durante una di queste, precisamente White River – Ontario, i soldati videro un orsetto legato a un palo.
Apparteneva a un cacciatore che aveva deciso di portarlo con sé dopo aver eliminato la madre. Harry, intenerito dall’animale, decise di comprarlo al costo di venti dollari. Sul suo taccuino, conservato gelosamente dalla pronipote Lindsay Mattick, c’è scritto “24 Agosto, comprato un orso, 20$”. A rendere nota tutta la storia, infatti, è proprio la pronipote di Colebourn che ha scritto un libro pieno di vecchie foto e tanti disegni per raccontare questa splendida storia.
Strano ma vero, contro ogni aspettativa, l’orso conquistò il caporale di Harry e un posto su quel treno, ponendosi in modo goffo sull’attenti. L’orsetta, si trattava infatti di una femmina, venne chiamata Winnie, in ricordo della cittadina abbandonata dal giovane Harry e, di li a poco, sarebbe diventata la mascotte dell’accampamento in Quebec. Winnie strappava un sorriso a tutti, impazziva per il miele e i vasetti di latte condensato delle razioni militari, dormiva nella stessa tenda del suo padrone e lo svegliava ogni giorno per giocare.
Winnie fu portata anche in Gran Bretagna dal reggimento ormai conquistato dalla sua simpatia, i soldati si accamparono nella piana di Salisbury, vicino a Stonehenge, luogo dove è stata scattata una delle rare foto che ritrae i personaggi della storia insieme.
Quando fu il momento di attraversare la manica e recarsi in Francia, tutti convennero che fosse troppo pericoloso portare la piccola Winnie in battaglia, dunque, Harry prese un giorno di permesso e guidò Winnie sino allo zoo di Regent’s Park a Londra, qui lasciò il suo cucciolo con la convinzione che la guerra sarebbe terminata in occasione del Natale e con la speranza di riprendersela in Gennaio. La guerra, purtroppo, durò ben quattro anni e quando Harry tornò per la sua piccola Winnie, vide che era diventata la star dello zoo e l’amica di tutti, così com’era avvenuto quattro anni prima con il reggimento, l’orsetta aveva conquistato tutti i visitatori e le persone dello zoo, dunque, ebbe il coraggio di sottrarla a un ambiente ormai diventato familiare per lei.
Da una storia vera come quella di Harry prende spunto la storia dell’orsetto che noi tutti conosciamo nata di li a poco in quello zoo.
Lo scrittore Alan Alexander Milne pochi anni dopo portò suo figlio Christopher Robin allo zoo e, come tutti, il piccolo fu conquistato da Winnie, tanto da cambiare il nome del suo orsetto di peluche. Quello che sino a poco tempo fa si chiamava Edward diventava Winnie. Il papà aggiunse al nome Winnie anche “The Pooh” per ricordare un cigno che avevano visto quell’estate e che si chiamava così. Milne raccontava le storie dell’orsetto al suo figliolo per poi pubblicare nel 1924 la sua prima storia. Negli anni successivi, e fino ad oggi, sarebbero state stampate in 70 milioni di copie in 86 paesi e la Walt Disney continua a farne film di successo.