Il suo amore per la moda è ormai visibile a tutti da anni: Bling Ring e l’ossessione per lo stile lussuoso delle star e per i loro vestiti venerati come divinità, gli abiti eleganti e le scarpe alla moda della Marie Antoinette del 2006, le diverse collaborazioni con varie case di moda (tra i marchi Louis Vuitton, Cartier, Dior, Marc Jacobs): «Mi sono formata al California Institute of the Arts e ho fatto la gavetta per due anni a Parigi da Karl Lagerfeld, dedicandomi nello stesso tempo a foto per Vogue, Interview, Allure, con mostre in Giappone, dove ora si vende in esclusiva la mia linea d’ abbigliamento Milk Fed. I miei primi passi sono nella moda: creata, interpretata e ritratta.
Sono stata testimonial del profumo di Marc Jacobs, ho firmato una nuova linea con Kim Gordon e girato spot per Miss Dior Chérie», rivelò qualche anno fa alla stampa. Adesso, per la regista figlia d’arte, bolle in pentola qualcosa di ancora più memorabile: la regia de La Traviata di Giuseppe Verdi, nuova produzione ideata da Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti (i due pezzi grossi della griffe Valentino), che sarà in scena per la prima volta dal prossimo 24 maggio al 30 giugno 2016 al Teatro dell’Opera di Roma. «Nella mia vita ho sempre sognato di fare una Traviata, ma in una maniera nuova. I grandi maestri da Visconti a Zeffirelli, la Callas, Piero Tosi, Lila de Nobili mi hanno tutti ispirato in questo mio nuovo impegno.
Non ho voluto una Traviata moderna e ridicola come se ne fanno molte oggi, ho voluto una Traviata classica e splendida, e ho chiesto a Sofia Coppola di dare quel tocco moderno e sorprendente che la renderà speciale», ha dichiarato Valentino. Lo stilista si è occupato personalmente dei costumi di Violetta (realizzati negli Atelier Couture della Maison Valentino) e i Direttori Creativi della Maison, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, hanno realizzato, in collaborazione con la sartoria del Teatro dell’Opera, i costumi di Flora e di tutti gli elementi del coro. Carlo Fuortes, Sovrintendente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma dal 2013, ha espresso soddisfazione per la nuova edizione dell’opera e per la «sensibilità distintiva ed estetica musicale» della regista, perfetta nell’equilibrare «il classico e il moderno».
Anche un altro fenomeno del grande schermo contribuirà alla messa in scena de La Traviata: l’inglese Nathan Crowley, scenografo fidato di Christopher Nolan che ha lavorato ad Insomnia, The Prestige e alla trilogia del Cavaliere Oscuro, si è unito al dream-team che porterà a Roma l’opera di Verdi. Dopo un periodo difficile segnato dall’addio di Riccardo Muti nel settembre 2014 e influenzato dall’«instabilità del teatro» per le «continue proteste», «la conflittualità interna» e «scioperi durati mesi» che hanno portato alla cancellazione di diverse rappresentazioni», l’Opera di Roma è pronta a ripartire ancora una volta, dando spazio a pezzi grossi del cinema come la Coppola e Terry Gilliam, in scena proprio in questi giorni al Teatro con il suo visionario Benvenuto Cellini.