A pochi giorni dal Natale, si conferma alta la preoccupazione degli Italiani per le sorti dell’apertura dei pacchetti sotto l’albero. Infatti, secondo una ricerca eBay commissionata a TNS*, lo scorso Natale il 49% del popolo dello Stivale ha ricevuto almeno un regalo indesiderato, per un totale di oltre diciannove milioni di persone. Si preannuncia dunque in forte crescita il fenomeno del regifting online, soluzione sempre più in voga per sopperire alla delusione derivante dal ricevere presenti poco azzeccati. Lo sanno bene oltre tre milioni di connazionali, il 14% in più rispetto al 2015, che stanno già pensando a come e a quanto rivendere online i regali che non vorrebbero.
Regifting online
Lo scorso Natale, la prassi di trasformare le delusioni in fonti di guadagno su eBay.it si è tradotta in decine di migliaia di regali messi in vendita a partire già dalla mezzanotte della vigilia. Nei giorni a seguire le nuove inserzioni relative ai regali sgraditi si sono susseguite senza sosta sul marketplace, raggiungendo il picco massimo il 29 dicembre. Non sono mancati i classici articoli di abbigliamento ed accessori (come il maglione ricevuto ‘di misura errata’ di Calvin Klein o addirittura le scarpe ‘non gradite’ Jimmy Choo), i pezzi d’arredamento e di design (come la coperta matrimoniale in lana che ‘cerca seconda vita per allergia’o varie lampade di design identificate come ‘regali sbagliati’), oggettistica per la casa e piccoli elettromestici, articoli per prima infanzia ed immancabili regali del mondo tech (dagli smartwatch ai vari smartphone) con la dicitura più ricorrente ‘vendo causa regalo doppio’.
Come verrà utilizzato il ricavato dalla vendita dei regali indesiderati? Il 54% dei potenziali rivenditori intervistati dichiara che metterà da parte i guadagni per risparmiare, mentre un regifter su tre li utilizzerà per comprare qualcosa di nuovo per sé. Tendenza questa più comune fra gli uomini, che dimostrano un sano egoismo nel 50% in più dei casi rispetto alla controparte femminile. Il gentil sesso infatti, si mostra più incline al risparmio in previsione di future ispirazioni o spese. Un altro dato curioso – il 16% dei rivenditori utilizzerà il denaro ricavato proprio per pagare le spese relative al Natale.