Da qualche giorno sui social network e tra le varie chat girano immagini di striscioni e lenzuola colorate con i disegni dell’arcobaleno, fatti dai bambini accompagnati dall’hashtag #andràtuttobene. Questi disegni rappresentano il simbolo di speranza e rinascita ai tempi del Coronavirus.
L’ hashtag #andràtuttobene cerca di alleviare la tensione del momento, rendendo i bambini portagonisti di un messaggio di speranza. Mai come ora la figura del genitore acquisisce un ruolo fondamentale per la serenità dei propri ragazzi. Raccontargli cosa succede senza spaventarli, mettendo da parte le proprie ansie ed angosce è una grande prova di responsabilità.
Qual’è stato il ruolo della teconologia in questa quarantena ?
In questa “convivenza forzata” le abitudini sono cambiate radicalmente e la teconologia si è rilevata un valido aiuto. Ha consentito infatti a molte mamme e papà lavoratori di essere in smart-working, lavorando da casa. Tablet e Pc sono stati dei perfetti alleati per continuare le attività produttive e degli ottimi intrattenitori per bambini e adolescenti chiusi dentro casa per intere giornate.
Vedersi a distanza ai tempi del Corova Virus
Gli smartphone ai tempi del corona virus hanno anche agevolato la comunicazione, tra tutte le famiglie divise dalla quarantena, grazie alle videochiamate si sono accorciate le distanze. Gli anziani chiusi in casa perchè i più colpiti da questa pandemia, i genitori che dovendo continuare a lavorare hanno lasciato i bambini con i nonni, e figli fuori sede che sono rimasti distanti dalle famiglie di origine, nell’attesa che tutto passi, hanno ritrovato il gusto di vedersi attraverso uno schermo. Coppie di fidanzati, mariti e mogli divisi dalla distanza, hanno continuato a raccontarsi la quotidianeità con lunghe videochiamate. La tecnologia in questo momento di isolamento ha accorciato le distanze, mostrandosi un valido aiuto per mantenere vive le relazioni.
L’altra faccia dei social network
Certo tutto questo uso della tecnologia ha i suoi pro ma anche i suoi contro. Abbiamo perso un occasione per rispolverare con i propri figli legami e giochi artigianali, per ristabilire dialoghi e relazioni. Tra i contro della tecnologia in particolare nell’ambito dei social network ci sono le fake news e la cattiva informazione. In un momento di estrema tensione e paura, risulta difficile distinguere il vero dal falso, si tende a credere a qualunque cosa dia il minimo sollievo, come ad esempio cure miracolose fai da te, rilevatesi delle enormi bufale. Nel grande calderone dei social, talvolta risulta difficile accertarsi della veridicità della notizia, condivisa e commentata più volte.
L’ironia dei social al tempo del Coronavirus
La diffusione di meme e frasi divertenti in questo momento tragico, in qualche modo hanno sdrammatizzato paure e tensioni, ma altre volte si sono rivelate di cattivo gusto. Risulta difficile scherzare su una situazione cosi drammatica.
Come sono cambiati i nostri comportamenti
Seppur la teconologia ha in qualche modo alleviato le lunghe giornate in quarantena, il Cornovavirus ha modificato anche i nostri comportamenti. Ha tolto la libertà, ha eliminato la socializzazione, ha eliminato il contatto fisico che per un popolo come il nostro ha rappresentato uno degli elementi distintivi di calore e affetto. Ci ha reso giustamente per difesa più schivi e dubbiosi, ha creato la giusta distanza per salvaguadare la nostra sicurezza. Eppure per molti è stato difficile adeguarsi a questa nuova modalità, pur comprendendo che fosse assolutamente necessaria per l’incolumità personale e degli altri.