La questione dell’accesso all’istruzione, il diritto allo studio, è un’esigenza annosa e le battaglie succedutesi negli anni contro tutta quella messe di riforme che si sono succedute arretrando sempre più la possibilità per chi non ha mezzi economici di poter frequentare l’Università.
“La tassa regionale universitaria deve essere proporzionata al reddito degli studenti”. Lo dice Luigi Cirillo, consigliere del Movimento 5 Stelle e componente della Commissione Istruzione, che ha depositato un’interrogazione per chiedere che sia “rispettato il decreto legislativo 68 del 2012 che prevede la divisione in tre fasce per il pagamento della tassa: 120, 140 o 160 euro”.
“La legge regionale 16 del 2014 della Regione Campania – spiega Cirillo – ha previsto che ciò sia subordinato alla costituzione di un tavolo tecnico tra Regione e Università, ma ad oggi si continua a pagare una sola tassa regionale di 140 euro, uguale per tutti”.
“E’ iniquo che chi ha di più paghi quanto chi ha di meno – ha sottolineato – Noi del Movimento 5 Stelle vogliamo che la tassa regionale sia proporzionata al reddito”.
“Questa è una battaglia per il diritto allo studio universitario – conclude Cirillo – ma soprattutto alla trasparenza e alla giustizia sociale e non ci fermiamo”.