Proprio in queste ore oltre 150 mila cittadini nella provincia di Napoli, quelli dei comuni di Pomigliano, Casalnuovo, Castello di Cisterna, Sant’Anastasia, Pollena, Massa di Somma, San Sebastiano al Vesuvio e Marigliano sono al secco per un guasto della condotta idrica e la Gori Spa ha annunciato il black out idrico con “un singolare avviso sul sito web”.
La Giunta della Regione Campania finalmente si è accorta del nuovo debito milionario accumulato dalla società che gestisce il servizio idrico integrato nell’ATO 3?
“Nella scorsa legislatura regionale – sottolinea Maria Muscarà, componente della Commissione – la Gori Spa ha già usufruito di uno scandaloso provvedimento “salva debiti” dove venivano abbattuti oltre 70 milioni di debiti e spalmati i restanti per 20 anni. Un atto, l’abbattimento della mole di debiti, alquanto dubbio se si considera che la Gori è una società per metà privata dove vi fanno capo le più importanti e note multinazionali del business dell’acqua”.
“Il M5S è per l’acqua pubblica ed ha presentato una proposta di legge regionale di riordino del servizio idrico integrato in Campania costruita dal basso con i comitati di cittadini che punta alla ripubblicizzazione dell’acqua – continua Muscarà – questo è il nostro orizzonte”.
Il disservizio molto grave procurato ai cittadini è davvero tangibile e, pur con le dovute cautele e distinzioni, c’è da dire che la situazione assomiglia a quella ben più grave verificatasi nel messinese.